L’Amministrazione dell’Ospedale Sacro Cuore di Gesù Fatebenefratelli di Benevento, con riferimento al comunicato delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil diffuso all’esito dell’assemblea dei lavoratori tenutasi in data odierna, alla quale, peraltro, risultano aver partecipato soltanto una ventina circa di lavoratori, precisa quanto segue.
Come è noto gli Ospedali Classificati stanno vivendo una situazione di grave incertezza economica e finanziaria a causa dei finanziamenti ogni anno inferiori imposti dalle Regioni per effetto dell’entrata in vigore della legge n. 135/2012 (c.d. spending review).
Né a tutt’oggi è stato risolto il problema del finanziamento degli oneri dovuti per i rinnovi contrattuali, nonostante l’equiparazione degli Ospedali Classificati alle corrispondenti strutture e aziende sanitarie pubbliche.
La situazione è talmente critica che nessuno degli Ospedali Classificati è riuscito ad applicare gli incrementi retributivi per il biennio 2008-2009.
Nonostante le predette difficoltà, l’Amministrazione ha deciso di avviare un percorso corretto e costruttivo con le Organizzazioni Sindacali di tutti gli Ospedali Fatebenefratelli riuscendo a stipulare presso gli Ospedali di Roma, Napoli e Palermo importanti e impegnative intese, al fine di venire incontro alle attese del personale.
Nulla di subdolo e scorretto, anzi.
Dispiace apprendere, vista anche l’esigua partecipazione all’assemblea del giorno 17 luglio 2015, che solo presso l’Ospedale Sacro Cuore di Benevento non è possibile stipulare alcun accordo, e conseguentemente il trattamento continuerà ad essere quello in atto fermo al 31.12.2007, con esclusione, quindi, degli incrementi retributivi concordati presso gli altri Ospedali Fatebenefratelli.
Per doverosa precisazione si rappresenta che quanto ricevuto dall’Ospedale dagli organi regionali, pur con i tagli previsti, viene interamente impegnato per erogare le prestazioni richieste con fiducia dalla popolazione senza nessun sperpero di risorse e nel rispetto dei tassativi criteri di efficienza, garantendo sempre al proprio personale, nonostante la ristrettezza delle risorse, la corretta e totale corresponsione degli stipendi.
Quanto sopra al fine di assicurare alla popolazione assistita un servizio altamente qualificato.