Il Presidente della Provincia di Benevento dott. Claudio Ricci ha rilasciato la seguente dichiarazione:
«La conferma delle Posizioni Organizzative presso la Provincia di Benevento ha suscitato reazioni da parte delle Organizzazioni Sindacali insieme ad allusioni dietrologiche che meritano risposta.
Occorre infatti precisare almeno i seguenti punti:
1) La decisione della conferma delle Posizioni organizzative è un atto di natura squisitamente dirigenziale e non è stata assunta dal Presidente della Provincia;
2) La limitazione temporale del provvedimento a tutto il 31 maggio 2015 nasce esclusivamente dal fatto che è stata differita dal Governo la data di predisposizione del Bilancio di previsione.
La conferma delle Posizioni Organizzative nasce dalla situazione di gravissima e pesante incertezza legislativa e gestionale, peraltro più volte denunciata, in cui la Provincia si trova ad operare.
Mentre infatti si conferma da parte del Governo la volontà di ridimensionare, prima, e di sopprimere le Province, poi; dall’altra non si fa chiarezza sulle cosiddette “funzioni non fondamentali”, cioé quelle non elencate dalla legge n. 56/2014 (“Legge Del Rio”), per le quali la Provincia non avrebbe più competenza, ma che invece deve continuare ad esercitare, come disposto dalla stessa legge 56 e dai principi generali dell’ordinamento, per non cadere nella fattispecie dell’interruzione del pubblico servizio.
Stiamo parlando di materie importanti, tra le quali: la cultura, il turismo e l’agricoltura.
Dunque, poiché la Provincia continua e deve continuare ad assicurare questi servizi (“non fondamentali”) occorre salvaguardare la gestione amministrativa a monte. Altrimenti come si potrebbe fare?
Peraltro, i responsabili delle Posizioni Organizzative stanno sopportando un pesante carico supplementare di responsabilità perché, al momento, agiscono senza Bilancio di previsione e con l’incertezza sulle materie effettivamente da amministrare.
Inoltre, ancora non è dato sapere quali siano le direttive ministeriali in merito agli esuberi di personale previsti dalla legge di Stabilità per il 2015: dunque, al momento, in relazione al già deciso taglio del 50% delle risorse umane della Provincia si viaggia a vista, senza sapere dove si va a parare.
In tali condizioni, non essendo stato possibile né definire il Bilancio di previsione, né i conseguenti atti di pianificazione gestionale (i cosiddetti PEG), l’unica condizione possibile per continuare a gestire l’Amministrazione era quella di confermare il Regolamento vigente degli Uffici e dei Servizi, pena il blocco delle attività ordinarie amministrative derivante dalla mancata individuazione dei responsabili delle funzioni.
Da tutto questo si evince quanto approssimative, infondate e capziose siano le critiche e i rilievi mossi all’azione della Provincia.
La Stampa, in particolare, in una situazione difficile come quella che viviamo farebbe bene, nell’esclusivo interesse di tutti e soprattutto in onore alla verità dei fatti, a non abbandonarsi con faciloneria a commenti assolutamente privi di fondamento.
Il 31 maggio è una data esiziale per la Rocca: tale data è stata fissata solo ai fini dell’approvazione del Bilancio. Altri avvenimenti citati e commentati in alcuni articoli e riferiti a tale data (Elezioni regionali) sono del tutto estranei alla preoccupazione dell’Amministrazione e di chi la governa».