Prorogati fino al 31 maggio i servizi di supporto per la gestione del patrimonio immobiliare storico e per la rete museale della Provincia di Benevento.
Il Presidente Claudio Ricci ha approvato le delibere che, sebbene perduri una pesante incertezza gestionale, amministrativa e contabile, consentono la prosecuzione di alcuni servizi, anche di supporto alle Istituzioni, per i prossimi due mesi.
L’Ente Provincia è proprietaria di una imponente rete museale realizzata a partire dal 1873 (Museo del Sannio, Biblioteca Provinciale, Chiesa di Sant’Ilario a Port’Aurea, etc.) nonché di un prestigioso patrimonio immobiliare storico (su tutti la Rocca dei Rettori): ebbene, ai sensi della legge 56 del 2014 tra le competenze della Provincia non rientrano più quelle relative alla cultura. La Regione avrebbe potuto concederle nuovamente (si tratta delle cosiddette “funzioni non fondamentali”) entro il 31 dicembre 2014; ma non lo ha fatto: ne consegue che non potendosi, evidentemente, chiudere di colpo le Istituzioni culturali, l’Amministrazione presieduta da Ricci si è già assunta la responsabilità ed ancora una volta ha deciso di consentire la prosecuzione delle attività di queste Istituzioni. E’ questo il senso dei provvedimenti firmati in queste ore dal Presidente Ricci.
Emblematico il caso del Paleolab di Pietraroja all’interno del Parco Geopaleontologico della cittadina sui primi contrafforti del Matese: la Provincia, che aveva siglato una intesa con l’Amministrazione Comunale, venendo a scadenza con il 31 marzo la prima proroga, al fine di consentire la gestione di quell’importante polo di attrazione e di riscoperta del territorio celebre anche per il rinvenimento di fossili e soprattutto del cucciolo di dinosauro “Ciro”, ha deciso di rinnovare l’efficacia dell’accordo. La relativa decisione è stata tempestivamente comunicata al Sindaco di Pietraroja al fine di non interrompere le attività del Paleolab.
Altro caso riguarda la gestione del Bookstore, della Sala Sarcofagi e ritratti del Museo del Sannio sul fronte piazza Matteotti e dello stesso Museo del Sannio, di Arcos, della Chiesa di Sant’Ilario a Port’Aurea (Museo virtuale dell’Arco di Traiano), dell’Infopoint al Terminal etc.: si tratta di Istituzioni i cui servizi ai cittadini non possono essere interrotti pena grave danno alla collettività locale soprattutto in un periodo in cui, con la primavera, si registrano maggiori flussi turistici in città.
Per la sede istituzionale della Provincia, la Rocca dei Rettori, poi, occorre considerare che la stessa è un bene immobiliare di enorme valenza storica con il Torrione longobardo (con la Mostra “Uomini eccellenti): pertanto, per la cura e manutenzione dei Giardini, ad esempio, si è resa necessaria la proroga dei contratti manutentivi in essere.
Nell’ambito della medesima problematica connessa all’esercizio delle “funzioni non fondamentali” rientra inoltre la questione dell’Ufficio Motori Agricoli, da anni affidato alla Provincia, ma che dal 1° gennaio 2015 vive anch’esso nel limbo e nell’incertezza, non essendo più l’agricoltura materia di competenza della Provincia. Eppure per il territorio provinciale si tratta di un Ufficio essenziale (sovraintende alla certificazione delle concessione di oli minerali con accise ridotte ai produttori agricoli): il carico di lavoro nei primi 45 giorni dell’anno è stato calcolato in 2.500 pratiche circa. Ebbene, per far fronte alla situazione di incertezza il Presidente della Provincia ha accolto la richiesta del Comune di San Marco dei Cavoti per far sì che il personale di quel Comune possa coadiuvare le attività del locale Ufficio periferico Uma limitatamente alle pratiche di concessione per il solo territorio comunale.