Ancora in trans agonistica, il tecnico del Lecce Franco Lerda, si dice contento per i tre punti conquistati su un campo difficile come quello di Benevento. Soddisfatto anche per la prestazione della sua squadra, che oggi, a suo avviso, è stata superlativa e superiore ai suoi avversari sotto ogni punto di vista.
“La partita l’abbiamo vinta nel primo tempo – spiega Lerda – Abbiamo mostrato qualità e compattezza, due aggettivi importanti per una squadra di calcio. Nel secondo abbiamo cercato di contenere gli avversari, anche se questo non rientra nelle nostre prerogative, e qualcosa abbiamo concesso, subendo anche il gol. Ma alla fine contava vincere. Ci siamo riusciti dopo 67 anni su questo campo. Vincere era per noi importante per diverse ragioni: perché l’abbiamo fatto contro una squadra forte, solida e imbattuta finora; perché questo dà maggior convinzione e consapevolezza dei propri mezzi; perché ci consente di restare agganciati alle posizioni di testa.
Oggi credo che la mia squadra abbia vinto su tutti i fronti contro il Benevento: sul piano del gioco, del predominio territoriale, del possesso di palla e il risultato ci va anche stretto. Ciò non toglie che dobbiamo ancora migliorare, perché non siamo stati capaci di chiudere la partita. Sappiamo che sul 2-0 le partite non sono finite (memore del 2-2 rimediato settimana scorsa, ndr) e se non lo fai può risultare complicato.
Dichiarazioni forti quelle di Lerda, circa il predominio della sua squadra, che non trova tutti d’accordo. Ma il tecnico precisa: “Non è per mancare di rispetto a qualcuno o per presunzione. E’ una constatazione fatta con i miei collaboratori dopo la gara, valutando dei dati oggettivi, e ho creduto, sulla base di ciò, che il risultato stesse stretto. Nel calcio poi si sa vince chi sbaglia di meno – rispondendo a chi attribuiva le due reti della sua squadra ad altrettanti regali del portiere”.
Sul Benevento non si sente di dire nulla, solo che “probabilmente la squadra di Brini ha pagato la carenza di centrocampisti davanti alla difesa”
Il tecnico si dice soddisfatto anche delle prestazioni di Papini e Salvi, entrambi al rientro dal primo minuto dopo un infortunio. “Papini e Salvi hanno fatto un po’ fatica ma hanno retto bene. Ho tratto da loro indicazioni importanti. Li ho dovuti cambiare perché erano stanchi e temevo che potevamo pagare dazio”.
di Edoardo Porcaro