Fabio Brini, il tecnico del Benevento, vede il bicchiere mezzo pieno, ben conscio di quanto la sua squadra ha fatto fin qui, ma altrettanto consapevole che si ritrova un po’ a corto d’ossigeno per via dei pochi ricambi a disposizioni. Sa che avrebbe potuto ricavare il massimo da questa partita (avanti di un gol e di un uomo al termine del primo tempo). Ma preferisce guardare avanti, tenendosi stretto il punticino e elogiare il carattere dei suoi uomini che, dopo aver gettata al vento la partita nel corso del secondo tempo, hanno saputo reagire da grande squadra e rimediare agli errori al fotofinish, andando a riacciuffare un pari insperato.
“E’ stata una prestazione strana – commenta il tecnico marchigiano. La squadra fino ad oggi è sempre stata compatta, ha mantenuto bene il campo senza subire l’avversario. Oggi ci siamo disuniti troppo. Per cui ci teniamo il risultato, ma a livello tattico i ragazzi non mi sono piaciuti. Reagivamo tardi sugli episodi. Eravamo in difficoltà, non c’erano chiusure. Sembrava avessimo paura dell’avversario, ma non so per quale motivo. Avevamo l’uomo in più e dovevamo fare noi la partita. La lettura della gara avveniva sempre in ritardo. Può anche essere per stanchezza, ma poi ci siamo ritrovati a fare il doppio del lavoro, a rincorrere l’avversario per rimediare. Ripeto, oggi abbiamo sbagliato tatticamente.
MAZZEO – Ho utilizzato Mazzeo per avere maggior qualità in fase di possesso, anche se in una posizione a lui poco congeniale. Quando invece ho inserito Kanoute per Agyei, l’ho spostato in mezzo al campo. Volevo guadagnare velocità sulle fasce, rinunciando, in questo modo, ad avere qualcosa in più a centrocampo. Purtroppo la coperta è corta e questa è la squadra che mi ritrovo. Ci sono molti giocatori infortunati. E in panchina avevo solo un calciatore d’esperienza, un difensore, Padella, e molti ragazzi. Cambiare solo per il gusto di farlo non sarebbe servito. Le conclusioni sul potenziale della squadra le tireremo comunque al giro di boa.
Oggi, purtroppo, abbiamo concesso molto rispetto ad altre occasioni e abbiamo fatto fare bella figura al Matera.
La squadra sta tirando la caretta da luglio, proprio a causa dei tanti infortuni. Non mi va però di giustificare la prestazione negativa della squadra in questo modo. Oggi bisognava leggere meglio la gara.
Della mia squadra salvo il carattere, anche se da solo non basta se vuoi fare qualcosa di importante.
Campagnacci – Avrebbe bisogno di recuperare. E’ migliorato tanto a livello tattico e si impegna molto anche nella fase difensiva.
Per me oggi è un punto guadagnato perché in altre circostanze non l’avremmo mai recuperata.
La medicina? Analizzeremo la partita, valutando le cose negative per poi ripartire col lavoro come abbiamo sempre fatto”.
di Edoardo Porcaro