Emozioni vere, uniche e autentiche. Lasciano questo le prime due giornate di AmoTe, Amorosi Teatro Festival. Una prima segnata dalla gioia di condividere la passione e l’impegno del teatro con i Maniphesta Teatro, Giorgia Palombi e i detenuti del carcere di Secondigliano. Studio di un particolare, un momento molto forte dal punto di vista emotivo che di certo non ha lasciato indifferenti. Crederci sempre arrendersi mai, questo il messaggio lanciato dal palco. Un palco dedicato per la prima serata al genio del grande Eduardo De Filippo con la compagnia Solot di Benevento. Seconda serata invece che ha visto protagoniste sulla scena di Palazzo Maturi Rosalia Porcaro e le sue donne d’amare.
Ma il festival prosegue ogni giorno con i laboratori PERFORMARE curati da Flavio Romualdo Garofano e Sara Bucci, alle ore diciannove nel centro storico di Castelvenere. E ancora, domenica sei luglio alle ore diciotto a Palazzo Maturi ad Amorosi Il piccolo Bruco Maisazio, una lettura animata e laboratorio creativo per bimbi dai tre anni curato dalla Libreria Controvento di Telese Terme, giocare con il teatro diretto da Susanne Poole domenica undici luglio a Castelvenere e una sirena di nome Serena con Michele Cassella domenica tredici luglio.
Cinque anni d’amore, parole, gesti, espressioni. Emozioni che hanno delineato un paesaggio dell’anima poco olografico, che ha accolto il bisogno di dire e di sentire, di liberare il sentimento, di trasformare il tempo in storia e il desiderio in visione. In altre parole il messaggio che ha lanciato in questi cinque anni AmoTe ( Amorosi Teatro Festival ). Storie d’amore e di libertà, la rassegna teatrale ritorna in scena ad Amorosi fino 15 luglio 2014, con l’organizzazione dell’Assessorato alla cultura del Comune di Amorosi e di Tabula Rasa Eventi che ne ha curato anche la direzione artistica. Una collaborazione che quest’anno si estende al comune di Castelvenere portando nel borgo la magia del festival.