Sul tema dell’Eolico interviene, chiarendo la sua posizione, il consigliere regionale Sandra Lonardo. ‘Sull’argomento – scrive in una nota – è in atto, in particolare nel Fortore, una speculazione ai miei danni. Il tema dell’utilizzo delle energie alternative e pulite è davvero importante e merita di essere affrontato in maniera chiara, trasparente, per evitare possibili fraintendimenti ed ogni speculazione politica.
Per quanto riguarda l’eolico, voglio ribadire che sono favorevole.
Resto convinta che l’eolico rappresenti una risorsa importante per il nostro Sannio, per il Fortore in particolare.
Da parte mia, dunque, nessuna battaglia di retroguardia, a meno che non si voglia tornare all’era del carbone…
Ribadisco quindi alcuni principi inderogabili, che hanno ispirato ed ispirano la mia attività di consigliere regionale. Non a caso, sono stata l’unica in Consiglio regionale a votare contro la legge regionale (decaduta perché palesemente incostituzionale) che avrebbe voluto imporre una distanza minima di800 metritra una pala e l’altra. Una tale restrizione forzosa, avrebbe avuto l’effetto negativo di ‘consumare’ ancora più territorio. Come dire: a volte il meglio è nemico del bene…
Dunque, ricapitolo per chiarezza la mia posizione.
- L’eolico si può fare e si deve fare, a patto di rispettare le regole utili e necessarie, di utilizzare parametri sostenibili e dunque di salvaguardare al meglio e per davvero il territorio, le sue vocazioni.
- L’eolico richiede il coinvolgimento attivo e consapevole della popolazione. Vanno ascoltate le voci del territorio, dell’associazionismo.
- Gli amministratori locali devono essere direttamente coinvolti nelle scelte. Le decisioni, comunque sia, non possono e non devono essere calate dall’alto.
- Vanno promosse campagne di informazione per evitare strumentali e preconcette prese di posizione.
Queste sono le basi su cui fondare un franco dibattito. L’importante è riuscire a trovare le migliori soluzioni condivise e condivisibili, nell’interesse davvero di tutti.
Da parte mia, nessun ‘no’ preconcetto e nessun ‘si’ inconsapevole’.