La Tarsu, tassa sui rifiuti solidi urbani, è ancora una volta fonte di problemi per il Comune di Benevento ed a pagarne le spese sono nuovamente, o meglio, some al solito, i malcapitati cittadini. E’ quanto denuncia la Federconsumatori di Benevento, che ha registrato numerose segnalazioni avanzate dai contribuenti beneventani, che si sono visti recapitare avvisi relativi al mancato pagamento della tassa rifiuti afferente le precedenti annualità, ad opera dell’ufficio tributi del Comune di Benevento, tra i quali, tuttavia, una mole decisamente considerevole sono risultati essere completamente non dovuti, in quanto relativi al pagamento di somme già regolarmente versate dai contribuenti; il cittadino, quindi, non deve solo assolvere al dovere, in quanto contribuente, di pagare regolarmente le tasse, ma deve evidentemente dimostrare, entro termini prestabiliti, a distanza di anni, di aver pagato regolarmente, esibendo copia dei versamenti effettuati e non presenti agli atti del Servizio Entrate. Probabilmente, ma sarebbe più opportuno dire “ sicuramente” questa rigida efficienza che viene richiesta al contribuente risulta necessaria per colmare la mancata efficienza del sistema di banca dati da cui il Comune dovrebbe attingere per verificare gli importi dovuti e gli importi già versati. A quanto pare le conseguenze dell’inefficienza dei sistemi di registrazione e conservazione dei dati da parte del Comune ricadono sui cittadini, ed è proprio per tutti quei cittadini che si sono ritrovati a pagare una tassa già versata anni addietro, magari perchè non sono riusciti a reperire la copia dei versamenti attestanti il pagamento effettuato, senza considerare poi tutti i disagi causati, che sorge spontanea una domanda: quid iuris????
Mentre il Comune riversa, dunque, le conseguenze di una gestione alquanto opinabile relativa alla TARSU sui contribuenti, ci si chiede quanto sia costata questo tipo di operazione, che ha visto coinvolte la grande maggioranza delle famiglie beneventane, con annessi costi, a carico del Comune stesso, per la predisposizione e le spese di spedizione di questa mole di solleciti di pagamento. Sussiste dunque una sorta di “anomalia TARSU” nella città sannita che porta ad una ulteriore riflessione: a fronte di una TARSU sempre più elevata che dovrebbe determinare un incasso per la Pubblica Amministrazione destinato all’abbattimento della tassazione stessa, la città di Benevento si presenta, specie in alcune aree, in condizioni di assoluto e perenne degrado, circostanza che determina un assoluto senso di sconforto nella cittadinanza, che si vede costretta a pagare ingenti somme di danaro senza ottenere neanche un servizio efficiente. Ebbene, come mai il Comune di Benevento si limita ad aumentare la tassazione in capo alla cittadinanza senza adottare alcun provvedimento teso ad arginare l’inefficienza che caratterizza la propria azienda partecipata che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti? Perché devono essere sempre e solo i cittadini a pagare? Sarebbe forse il caso che questa amministrazione faccia un po’ di seria autocritica, verificando le reali responsabilità che sono alla base della situazione economico-finanziaria in cui versa l’ASIA ed adottando tutti i provvedimenti idonei ad arginare il collasso della azienda. I dubbi sull’intera vicenda sono tanti e tanta è la frustrazione che aleggia tra i già vessati cittadini, i quali, amareggiati, si chiedono se questa mole considerevole di solleciti di pagamento relativi ad annualità già pagate sia il frutto di un mero errore gestionale, ed in tal caso stupirebbe l’inefficienza di un’amministrazione che non riesce ad avere la piena contezza delle entrate che dovrebbe gestire, o se, più che parlare di errori o inefficienze organizzative, si debba giungere all’amara conclusione che le casse ormai svuotate del Comune di Benevento debbano essere rimpinguate attraverso le tasche dei malcapitati cittadini.
“Ai posteri l’ardua sentenza”, intanto la Federconsumatori resta a disposizione dei malcapitati cittadini interessati, al fine di meglio verificare la spiacevole vicenda.
c’e’ qualcosa che non quadra in questi ripetuti errori di avvisi di pagamenti trasmessi a utenti in regola, mentre non si fa nulla (come fosse una novita’) per stanare i numerosi evasori dei tributi locali.