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direttore Antonio De Cristofaro

Calcio, Vigorito: “Pronto a ripartire, ma prima occorre sfoltire. In discussione tutti”

Scritto da il 12 maggio 2013 alle 19:43 e archiviato sotto la voce Calcio, Primo Piano, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

A fine gara, l’unico a parlare è il patron del Benevento Calcio Oreste Vigorito. Per lo staff tecnico e i calciatori inizia il silenzio stampa. Non potranno per ora rilasciare interviste. Le uniche informazioni ufficiali saranno fornite dall’ufficio stampa della società.
In questo momento, il presidente del sodalizio giallorosso vuole tranquillità attorno a sé. Per riflettere sul futuro e decidere con lucidità.
Della partita non si parla: “era la classica partita di fine stagione – commenta il presidente – giocata per onor di firma da entrambe le compagini”.

BILANCIO – Si parla soprattutto del futuro e delle decisioni da prendere. C’è una rosa da sfoltire e una macchina societaria da far ripartire.
“ Ho solo voglia di andare al mare e di trovare nuova forza per andare avanti. Vorrei dimenticare quanto di brutto capitato quest’anno e trovare un senso per le cose che dovremo fare. E’ stata un’annata deprimente. Resa meno amara per aver mantenuto la categoria”.
A differenza della passata stagione, quest’anno non eravamo partiti per salvarci. Non c’era questo pericolo. L’anno scorso c’era una penalizzazione. Si arrivava dal caso Paoloni e bisognava pensare prima a risolvere gli strascichi che la vicenda si portava dietro. Con il duo Imbriani – Martinez avevamo posto le basi per ricominciare una nuova stagione da protagonisti. Con loro si era costruito una certa idea di squadra. Le vicissitudini poi hanno portato all’arrivo di Ugolotti e siamo naufragati in piena zona retrocessione. Questo è il secondo anno di un progetto triennale. Registro però dei miglioramenti. Soprattutto da parte del pubblico e della stampa sempre vicini alla squadra. L’acquisto più bello è stato quando a Catanzaro la tifoseria ha deciso di ricompattarsi e di starci vicino. Un ringraziamento va anche alla stampa, che quest’anno si è mantenuta equilibrata”.

RAMMARICO – “Se questa squadra avesse mantenuto le premesse avrebbe potuto giocare un campionato migliore, dando maggiori soddisfazioni”.
Ma la voglia di ripartire e far meglio quella non manca. “Non dico che l’anno prossimo vinceremo il campionato. Ma solo che mi aspetto si faccia meglio. E non lo dico perché incompetente, ma perché il calcio non è un’equazione esatta. La vittoria purtroppo non appartiene a chi la promette ma a chi la conquista. E per ora io non l’ho conquistata”.

SCELTE FUTURE – Sul futuro di Carboni il numero uno di via Santa Colomba glissa. Per ora ha altre grane a cui pensare. “Ci sono molti contratti che scadono il 30 giugno. Ma il vero problema è per quelli che scadono oltre. Ci sono calciatori che ho già individuato in passato e che non sono riuscito ancora a vendere. Come sempre la società ha adempito ai propri doveri, ma un terzo anno sarebbe troppo anche per loro. Spero lo capiscano”.
Qualche nome in mente già ce l’ha e non fatica a farlo. “Quando un calciatore non rende ci sono diverse responsabilità. Prima di tutto la sua, poi vengono quelle dell’allenatore e della società. Alcuni dei calciatori sono venuti qui con curriculum interessanti ma poi non hanno reso. E’ il caso di Altinier che ho pagato fior di quattrini, preso perché uno tra i maggiori cannonieri e con una stagione alle spalle ad alti livelli, ma che qui ha avuto difficoltà. Credo che Altinier non sia stato un buon investimento. E non ho difficoltà ad ammettere il mio errore”.
La ripartenza dipenderà da alcuni contratti che il presidente vorrebbe assolutamente scogliere. Ad essere in discussione non sono però solo quelli dei calciatori “Prima di ripartire devo sciogliere alcuni contratti triennali. Poi potremmo ragionare sul futuro e su come costruire la squadra. La strategia da adottare per i prossimi contratti non è semplice da individuare. Ci sono delle società che hanno fatto dei triennali e hanno vinto, altre che invece hanno perso. Dicasi lo stesso per quelle che hanno scelto di fare solo un anno di contratto ai propri calciatori o di non pagarli perché convinti che così rendessero di più. Certe dinamiche non si possono prevedere. Ricordo che Giampiero Clemente ha fatto il suo miglior campionato proprio l’anno in cui si è stirato e ha saltato la preparazione. Gli impegni però saranno mantenuti. Per dignità, e per stile. Da questi obblighi dipenderanno le scelte future. Il problema attuale è che sul treno societario ci sono troppi calciatori. Qualcuno dovrà scendere. In discussione però non ci sono solo i calciatori, ma anche pezzi del sodalizio.
Il progetto resta però ambizioso ed è quello di fare una squadra competitiva che proverà a vincere il campionato. Con l’incognita di non sapere come si giocherà un campionato (quello del prossimo anno) senza retrocessioni.
I risultati sportivi quando si fa un buon lavoro prima o poi vengono. Il problema è che non si sa quando”.
L’importante, aggiungiamo noi, è non perdere mai la speranza.

Di Edoardo Porcaro

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