Aldo Papagni, tecnico dei costieri, analizza così la partita col Benevento:
“Credo che per un’ora il Sorrento abbia dato del filo da torcere al Benevento. Non abbiamo rinunciato ad attaccare nonostante avessimo di fronte una corazzata. I miei ragazzi sono stati bravi a chiudere i giallorossi e a proporsi. Anche se fa male perdere giocando bene, così come era accaduto a Viareggio, dobbiamo guardare avanti e pensare alla partita con l’Avellino, migliorando i nostri difetti.
Il rigore? Onestamente pensavo ci stesse solo l’espulsione. Sull’episodio c’è sicuramente stata un’ingenuità della nostra difesa che ha consentito a Marotta di involarsi in porta.
Ho pensato a Balzano dopo l’espulsione perché non volevo scoprirmi ma al contempo neanche rinunciare ad attaccare. Abbiamo costruito delle buone azioni, alcune anche con Talamo, che purtroppo non abbiamo sfruttato. L’importante comunque è che la squadra abbia capito come giocare. Oggi c’erano tutti i presupposti per ottenere di più. Il Sorrento non è mai stato in balia del Benevento ma ha tenuto testa. Dobbiamo sicuramente ripartire dall’organizzazione e dall’aggressività mostrata anche oggi in campo. Credo che siano entrambi dei buoni punti da cui ripartire per raggiungere la salvezza.
BENEVENTO – “Loro hanno grandi individualità e potevano punirci in qualunque momento. Per questo ho deciso di non approcciare la gara difendendomi, ma di attaccare. Purtroppo non è andata come speravo. Mi auguro che il Benevento possa salire in serie B. Così non lo incontro più. Visto che tutte le volte perdo (sorride, ndr). I sanniti hanno le potenzialità per farcela, non lo scopro certamente io. E’ una squadra di assoluto livello e di indiscusso valore”.
di Edoardo Porcaro