Gli assessori alle Politiche del Lavoro e ai Servizi Sociali, Pietro Iadanza e Emilia Maccauro, segnalano che il ministero del Lavoro finanzia progetti sperimentali presentati da associazioni di promozione sociale, anche in collaborazione con enti pubblici territoriali, rivolti a fronteggiare le emergenze sociali e favorire l’applicazione di metodologie d’intervento particolarmente avanzate.
Possono presentare domanda di contributo le associazioni di promozione sociale, singolarmente e in forma di partenariato tra loro, che risultino iscritte nei registri di cui all’art. 7 della legge n. 383/2000 alla data di pubblicazione delle linee di indirizzo per l’annualità 2013 ovvero al giorno 10 ottobre 2013.
Le iniziative per le quali può essere presentata domanda di contributo possono riguardare la formazione e l’aggiornamento dei membri delle associazioni proponenti nonché l’informatizzazione dell’associazione e la produzione di banche dati.
Alternativamente, le associazioni in possesso dei requisiti richiesti dal bando per l’accesso ai contributi possono proporre progetti sperimentali che favoriscano l’applicazione di metodologie di intervento particolarmente avanzate relativamente alle seguenti aree di intervento: promozione dei diritti e delle opportunità per favorire la piena inclusione sociale delle persone con disabilità; tutela e promozione dell’infanzia e dell’adolescenza; progetti volti a favorire le pari opportunità e la prevenzione di ogni forma di discriminazione; interventi per favorire la partecipazione delle persone anziane alla vita della comunità e per garantire loro la dignità e la qualità della vita se in condizione di non autosufficienza; sostegno per favorire l’inclusione sociale dei cittadini migranti di prima e seconda generazione; progetti volti a favorire l’inserimento nel mondo del lavoro di soggetti, in particolare giovani o over 50, che si trovano in condizioni di disagio sociale o che appartengono a categorie svantaggiate.
Il costo complessivo per la realizzazione di ciascun progetto non può superare: l’importo di 150.000,00 euro per le attività di formazione, aggiornamento, informatizzazione (di cui un massimo di 120.000,00 euro a carico del ministero del Lavoro); l’importo di 200.000,00 euro per progetti sperimentali (di cui un massimo di 160.000,00 euro a carico del ministero del Lavoro).
La domanda di contributo deve essere presentata attraverso la piattaforma www.direttiva383.it entro le ore 12 del 19 novembre 2013.
Gli assessori alle Politiche del Lavoro e ai Servizi Sociali, Pietro Iadanza e Emilia Maccauro, segnalano inoltre che sempre il ministero del Lavoro finanzia progetti sperimentali proposti da organizzazioni di volontariato, anche in collaborazione con enti territoriali, rivolti a fronteggiare le emergenze sociali e favorire l’applicazione di metodologie d’intervento particolarmente avanzate.
I progetti dovranno essere presentati da organizzazioni di volontariato, in forma singola o associata, costituite da almeno due anni alla data del 18 ottobre 2013, ovvero alla data di pubblicazione delle linee di indirizzo della misura per l’anno corrente. Le organizzazioni di volontariato che presenteranno richiesta di contributo devono essere regolarmente iscritte nei registri regionali del volontariato.
Il costo complessivo di ciascun progetto, a pena di inammissibilità, non deve superare l’ammontare totale di 30.000,00. La quota a carico del ministero del Lavoro può raggiungere il 90% del costo complessivo, ovvero 27.000,00 euro. La rimanente quota del 10% è a carico del proponente.
Le singole attività progettuali devono essere finalizzate al raggiungimento di uno o più tra i seguenti obiettivi: promozione di programmi di formazione, campagne di sensibilizzazione e promozione della cittadinanza europea; promozione e creazione di laboratori di cittadinanza attiva nelle scuole di ogni ordine e grado; promozione di iniziative di volontariato che prevedano il coinvolgimento delle altre organizzazioni di Terzo Settore, delle amministrazioni pubbliche, delle istituzioni scolastiche ed universitarie localmente attive, la partecipazione di soggetti di età compresa trai 6 ed i 28 anni; sviluppo e diffusione della pratica regolare di attività motoria e di buone scelte alimentari; sviluppo di politiche di pari opportunità, prevedendo azioni finalizzate alla prevenzione e superamento di tutte le forme di discriminazione e di intolleranza; promozione della cittadinanza attiva e del volontariato nei migranti; arricchimento e miglioramento delle condizioni individuali e familiari di soggetti svantaggiati e vulnerabili, soggetti che vivono in situazioni di marginalità ed esclusione sociale, persone senza dimora, povertà estreme, sotto il profilo sociale personale, relazionale e professionale; sviluppo di percorsi di inserimento socio-lavorativo per detenuti ed ex detenuti; promozione dell’educazione alla relazione, contro la violenza e la discriminazione di genere nell’ambito dei programmi scolastici delle scuole di ogni ordine e grado, al fine di sensibilizzare, informare, formare gli studenti e prevenire la violenza nei confronti delle donne e la discriminazione di genere, anche attraverso un’adeguata valorizzazione nel materiale didattico; promozione di forme di volontariato che prevedano il coinvolgimento dei giovani; sensibilizzazione e promozione nelle scuole, di ogni ordine e grado, del sostegno a distanza in collaborazione con gli enti ed organizzazioni iscritte nell’elenco del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali- Direzione Generale per il Terzo settore e le Formazioni sociali; promozione, in collaborazione con le imprese, di progetti e attività riguardanti il volontariato di impresa.
L’invio delle domande di contributo, attraverso la piattaforma informatica www.direttiva266.it,deve avvenire entro le ore 13 del 14 novembre 2013.