“Oggi abbiamo fatto un passo indietro, specie nel primo tempo in cui siamo stati troppo passivi”. Commenta così mister Guido Ugolotti la prestazione scialba dei suoi contro il Perugia. “Mi ha fatto arrabbiare l’atteggiamento passivo avuto nella prima parte di gara. Anche su quel cross che ci è costata la partita siamo rimasti immobili, senza neppure contrastare. Nella ripresa abbiamo giocato con maggior spirito. Abbiamo provato a raddrizzarla e logicamente abbiamo dovuto concedere qualcosa (si riferisce alla palla gol fallita da Rantier nel finale della gara). Dobbiamo però resettare tutto e riprenderci quanto prima”.
SCELTE IN CAMPO. “Oggi non avevo molte alternative e strada facendo ho pure perso alcuni giocatori che potevano spingere con maggiore insistenza sulle fasce. L’ingresso di Pedrelli doveva servire a questo. Perché ho notato che nel primo tempo eravamo troppo bloccati. Ho fatto dei cambi per dare più spinta. Ma siamo stati troppo confusionari. Abbiamo sbagliato molto”.
Il tecnico toscano però non si dice affatto preoccupato per la situazione in classifica della squadra, ora in piena zona play-out. “La classifica non mi preoccupa. Dobbiamo solo ripartire e attendere che la questione legata al mercato si plachi subito. C’è gente che vuole andare via e questo destabilizza un po’ l’ambiente. Germinale? Mi ha chiesto di voler andar via. Mi ha dato la sua disponibilità fino a dicembre, poi avrebbe sfruttato la finestra di mercato”. Non si sbilancia sulle sorti di De Risio. La sua esclusione dall’undici titolare la giustifica così: “Ho preferito inserire Cristiani al posto di Buonaiuto perché aveva più minuti nelle gambe rispetto a De Risio che rientrava da un infortunio”.
ARBITRAGGIO – “Indubbiamente non mi è piaciuto, l’ammetto, ma non mi va di recriminare perché ci abbiamo messo anche del nostro. Siamo andati troppe volte in fuorigioco. In questo momento tutto sembra girare male. Il Perugia ha vinto perché la loro squadra è stata più vivace ed ha letto bene la partita.
Ugolotti poi ritorna sulla questione calciomercato. “E’ intenzione del presidente sfoltire la rosa.
Non vogliamo tenere gente che non vuole restare. Ed io sono d’accordo; ma occorre rimpiazzare i partenti con gente valida e che non abbia paura quando scende in campo. E’ normale che il pubblico sia scontento, i primi siamo noi. Spero di recuperare al più presto i calciatori infortunati. Per venire fuori da questa situazione, possiamo solo lavorare”.
E’ il capitano Emanuele D’Anna a presentarsi in sala stampa dopo la bruciante sconfitta col Perugia. Questo il suo pensiero sulla partita: “Sono d’accordo col mister quando dice che oggi abbiamo avuto troppa paura e siamo mancati di personalità. Sul gol purtroppo ho fatto appena in tempo ad avvisare Signorini che ho visto la palla scavalcarlo ed arrivare verso di me. La stazza e la potenza di Ciofani mi hanno poi sovrastato ed ha fatto un gran gol. Sono il capitano ed è giusto che sia io a metterci la faccia. Rientra tra le mie responsabilità. Ho sostenuto sempre che questa squadra nei momenti di difficoltà sapesse reagire e spero che questo accada il prima possibile. Noi comunque non molleremo. E se fino ad ora il 100% non è servito, proveremo a dare il 200”.
PARTENZE – “Se alcuni dei miei compagni non hanno la forza di restare e di prendersi anche i fischi del pubblico quando giochiamo male possono anche andar via. La piazza è calda ma è una tifoseria che sa anche applaudirti quando fai delle buone giocate, così come accaduto per Cipriani. E’ indubbio però che per giocare qui devi avere personalità.
Se vado via in caso di offerte? Un mese fa ci avrei pensato ma ora no. Non voglio lasciare la squadra in queste condizioni. Andrò via solo se è il volere del presidente e del tecnico”.
SPINTA SULLA FASCIA – “Loro erano bravi e non potevo spingere troppo. Dovevo anche badare a mantenere la posizione ed evitare che potessero superarci. Quest’anno abbiamo anche un assetto diverso che ci limita nella spinta”.
L’ARBITRO – “Il primo rigore poteva anche non fischiarlo, anche se mi è sembrato netto. Ero a due passi e ci vedo benissimo. Negli spogliatoi l’arbitro mi ha addirittura detto di riferire a Cipriani di evitare di tuffarsi in area perché l’avrebbe ammonito. E quando ciò è accaduto, sul secondo fallo da rigore, mi sono innervosito anche io. Con gli episodi arbitrali oggi ci è andata male. Però non voglio recriminare più di tanto, perché anche noi ci abbiamo messo del nostro. Anche le troppe ammonizioni a nostro svantaggio sono sembrate strane ma non potevo protestare più di tanto. L’avevo già fatto nel primo tempo, poi ero stato già sanzionato e ho voluto evitare che mi buttasse fuori”. Perplesso poi quando gli viene riferito che Camplone si sia lamentato per una sua mancata espulsione: fallo su Rantier. “E’ stato un normale contrasto. E non potevo certamente sparire”.
La sua ricetta per uscire da questa situazione è: “Dando il 200 percento. E se qualcuno è sotto pressione e non ce la fa lo aiuteremo ad andar via”.
di Edoardo Porcaro