Il Consigliere camerale Dott. Ignazio Catauro in merito alla mancata comunicazione dell’avviso di convocazione delle sedute del Consiglio Camerale del 31 ottobre e del 4 novembre c.a. con una circostanziata lettera, ha inviato una vibrata protesta al Prefetto di Benevento, al Presidente della Regione Campania, all’Assessore Regionale della Campania alle Attività Produttive, al Ministro dello Sviluppo Economico, al Ministro dell’ Economia e delle Finanze, al Presidente della Camera di Commercio di Benevento.
Di seguito il testo integrale della nota:
‘Con immenso stupore, in queste ore, sono stato informato che per il giorno 31 ottobre scorso è stata convocata una seduta del Consiglio Camerale senza aver ricevuto alcuna comunicazione. Cosa ancor più grave, come mi è stato riferito, detta seduta è stata successivamente rinviata al giorno 4 novembre 2013 alle ore 11,30 con all’Ordine del Giorno l’approvazione della Relazione Previsionale e Programmatica per l’anno 2014. Con mia grande meraviglia anche per la seduta del 4 novembre scorso non ho ricevuto alcuna comunicazione. Una doppia coincidenza che oltre a rappresentare un tentativo di emarginazione con grave violazione dello “status” del Consigliere, al tempo stesso determina un “vulnus” alla democrazia e alla partecipazione, perché tali atteggiamenti vanificano i principi etici e morali su cui si impronta tutta l’attività Camerale e le funzioni che lo Statuto, il Regolamento e le normative, attribuiscono alla figura del Consigliere.
Le mancate comunicazioni dell’avviso di convocazione alle sedute del Consiglio Camerale che, secondo il Regolamento, dovrebbero essere inviate ai Consiglieri almeno 10 giorni prima dalla data fissata dalla riunione, oltre a rappresentare una omissione nei confronti di un rappresentante camerale, denotano di fatto un’organizzazione amministrativa approssimativa, carente e poco trasparente. In tal modo vengono così ad essere minati gli articoli fondamentali dello Statuto dell’Ente che riconosce le funzioni e le prerogative del consigliere, che con la mancata convocazione viene di fatto ad essere privato della facoltà di garantire l’effettiva tutela dei diritti inalienabili e delle prerogative di poter esercitare e svolgere le proprie funzioni di controllo, proposta ed indirizzo negli atti di competenza del Consiglio.
Della mancata convocazione ai lavori del Consiglio ho provveduto a darne comunicazione ai competenti Organi regionali e ministeriali, locali e centrali, affinché adottino, ciascuno per le proprie competenze, tutte le misure atte al ripristino della democrazia, legalità e trasparenza presso la Camera di Commercio di Benevento, violate con comportamenti quantomeno censurabili.
Non posso eticamente esimermi da tale incombenza anche a motivo che il Consiglio Camerale, come prassi riconosciuta, non può deliberare se non si verifica preliminarmente, ad inizio di seduta, che tutti i Consiglieri siano stati regolarmente invitati alla riunione; ne deriva, pertanto, che la delibera di approvazione della Relazione Previsionale e Programmatica per l’anno 2014 è di fatto nulla poiché il Consiglio Camerale ha deliberato senza la partecipazione di un Consigliere che non è stato invitato alla seduta. Difatti, è notorio che le deliberazione affette da irregolarità nel procedimento di convocazione, come la mancata comunicazione, a taluno dei Consiglieri dell’avviso di convocazione del Consiglio Camerale, determina di fatto la nullità della delibera stessa.
Mi auguro, infine, che si apra immediatamente un’indagine interna per appurare i motivi che hanno determinato una così grave inadempienza, oltre che per accertare eventuali responsabilità per le reiterate e costanti violazioni, adottando ogni conseguente provvedimento disciplinare ravvisabile per la circostanza denunciata’.