Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Benevento, coordinato dalla locale Autorità Giudiziaria, ha eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per “equivalente”, emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Benevento, nei confronti del titolare di una impresa di Torrecuso, già operante nel settore della rottamazione di materiali ferrosi che, dopo aver sottratto al fisco milioni di euro, aveva cessato improvvisamente la propria attività.
In particolare, le Fiamme Gialle della Compagnia di Benevento hanno accertato che la ditta, per l’anno d’imposta 2007, ha dichiarato un volume d’affari pari a € 749.073,00 a fronte di componenti positivi di reddito accertati per oltre €. 32.000.000,00 e per l’anno d’imposta 2008 ha operato in regime di “Evasore totale”, non avendo presentato le prescritte dichiarazioni annuali sia i fini IVA che delle Imposte Dirette, sottraendo all’erario circa 13 milioni di euro.
Alla luce delle predette risultanze, significative di una consistente, reiterata evasione fiscale, ed al fine di operare una più completa ricognizione delle operazioni commerciali poste in essere dalla ditta e di determinarne così il reale volume d’affari sono state svolte incisive e determinanti indagini finanziarie condotte anche attraverso lo strumento giuridico dell’Assistenza Giudiziaria nell’ambito della “Convenzione di Amicizia e Buon Vicinato” esistente fra l’Italia e la Repubblica di San marino.
Dagli accertamenti bancari eseguiti è emerso come il titolare dell’impresa si sia avvalso di una terza persona per sostituire e/o trasferire denaro provento dei reati fiscali preveduti dal D.Lgs.74/2000, in modo da ostacolare l’identificazione della loro provenienza delittuosa.
Sulla scorta dei risultati delle attività ispettive e delle successive indagini patrimoniali, che hanno permesso di accertare la comproprietà di un cospicuo patrimonio formato da beni mobili ed immobili, a seguito della richiesta formulata dal Pubblico Ministero, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento ha disposto il sequestro preventivo sia su beni in capo al titolare della ditta, del valore di oltre 19 milioni di euro, pari alle imposte evase, a garanzia dei crediti erariali e sia su beni dei intestati alla “terza persona”, per un valore di oltre 450.000,00 euro pari a quello del provento illecito.
Nel corso dell’esecuzione dei provvedimenti cautelari emergeva altresì che uno dei soggetti destinatari del provvedimento, aveva fittiziamente venduto beni per oltre 60.000,00 euro e pertanto veniva denunciato per il reato di fraudolento trasferimento di beni e gli acquirenti fittizi per favoreggiamento.
Il sequestro è stato reso possibile dall’applicazione della norma che – introdotta con la legge finanziaria per il 2008 (legge 24 dicembre 2007, n. 244) – estende anche ai reati tributari la c.d. “confisca per equivalente”, ossia la possibilità, qualora non si possa procedere alla confisca dei beni che costituiscono il diretto profitto del reato, di “aggredire” comunque i beni di cui il reo abbia la disponibilità, per un valore corrispondente al suddetto profitto.
L’operazione s’inquadra nella più ampia attività istituzionale che la Guardia di Finanza conduce, coordinata dal Gruppo di Magistrati che presso la locale Procura si occupano di criminalità economica, per contrastare il fenomeno dell’evasione e dell’elusione fiscale incentrando le proprie attività su due direttrici principali, entrambe finalizzate ad aggredire i patrimoni Indebitamente accumulati ed a recuperare i tributi evasi: approccio trasversale e qualità degli interventi.