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direttore Antonio De Cristofaro

Movimento di Lotta per la Casa, occupato un altro palazzo in città

Scritto da il 2 settembre 2013 alle 11:53 e archiviato sotto la voce Sociale, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Non si arresta il Movimento di Lotta per la Casa per far fronte all’emergenza abitativa in città. Occupato un altro palazzo, questa mattina, infatti, il Movimento è giunto in via Episcopio nel Centro Storico.

Una serie di azioni dimostrative avviate dagli esponenti per sensibilizzare l’opinione pubblica e cercare di forzare l’asserito immobilismo del Comune sulla questione. 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sulla questione intervenuta anche Daniela Basile. “Mentre si parla, si discute di housing sociale, di nuove cementificazioni, in questa città – ha affermato - ci sono centinaia di famiglie che non solo vivono in condizioni di ristrettezze economiche per mancanza di lavoro ma che presto perderanno anche la casa perchè impossibilitate a pagare i fitti troppo cari. 
Quindici famiglie, del Movimento di Lotta per la Casa hanno occupato uno stabile abbandonato rivendicando il diritto  abitativo e il diritto a vivere dignitosamente.
Quello che è accaduto oggi costituisce la punta di un iceberg ben più grave.
La povertà latente, la mancanza di prospettive lavorative, di lavoro, di un giusto salario, di casa sono raddoppiati rispetto allo scorso anno mentre le risposte a tali problematiche, gli interventi mirati sono completamente spariti.
I nostri rappresentanti istituzionali, ultimamente, preferiscono farsi fotografare alle cene di mezza estate, bisticciare con l’opposizione platealmente sui giornali, assumere esperti perchè incapaci di risolvere anche le questioni più banali e sfuggire ai veri problemi di questa città.
La gente perde il lavoro?
Nessun problema di sicuro il disoccupato riceverà la solidarietà e la promessa che un esperto della famosa università tal dei tali presto risolverà il loro problema.
Così gli anni passano e costoro da disoccupati si ritrovano abbandonati e sfrattati!
Una cosa solo è certa: chi ci ha guadagnato è stato l’esperto, il saggio assunto per dire “purtroppo c’è crisi non c’è nulla da fare!”
La cosa surreale è che chi vive il disagio non è andato a piangere ad elemosinare qualcosa ma, è andato a Palazzo Mosti  con progetti, proposte, soluzioni concrete e fattibili.
Loro però, i diseredati in questa città non contano nulla perchè Benevento ama l’esperto!
In questa città ci sono decine di immobili comunali, provinciali e di privati vuoti, completamente abbandonati che potrebbero essere riqualificati con poche migliaia di euro e da cui si potrebbero ricavare centinaia di appartamenti da destinare alle giovani coppie a chi ha perso il posto di lavoro o a chi vive in ristrettezze economiche.
Questa è stata una delle proposte presentate dal Movimento di Lotta per la Casa al sindaco Fausto Pepe ed all’assessore ai Servizi Sociali e fu loro risposto che l’idea non era attuabile. E perchè non lo è?
Perchè le grandi città quali quelle di Roma, Firenze, Prato riqualificano capannoni, ex scuole, attuano  questo tipo di politica e Benevento no?
Perchè bisogna cementificare ancora se questa città ha a disposizione immobili vuoti?
Ristrutturare costa la metà rispetto che costruire e costituisce un intervento celere che può dare delle risposte immediate a chi vive le problematiche oggi e non può attendere anni!
Non è necessario distruggere il paesaggio ed inquinare l’ambiente con nuovo cemento: la risposta alla crisi abitativa l’ hanno data i cittadini ed è: riqualificare.
Non serve chiamare gli esperti per riguadagnare la popolarità persa dopo l’ondata di inchieste giudiziarie, è necessario ascoltare il cittadino perchè il Comune è un bene anche del cittadino, perchè i beni comunali sono beni comuni di tutti.
In quelle case ci sono bambini, famiglie che dormivano in auto che hanno bisogno di risposte immediate dalle quali il sindaco non può esimersi dal non darle e dileguarsi.
Se dovessero essere sgomberati con la forza, se i bambini dovessero subire un trauma per mancati interventi di chi dovrebbe garantire il diritto a vivere, si scriverebbe un’altra brutta pagina nera in questa città.
Ricordo al sindaco Fausto Pepe ed alla sua Giunta che vivere è un diritto, garantire la vita un dovere civile ed un obbligo morale e se non si è in grado di assolverli l’unica soluzione sta nelle dimissioni”.

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