“Quest’anno sarà il 1°Maggio di un paese attraversato da una crisi lunga – dichiara D’Aronzo delegato nazionale del partito socialista italiano – con una condizione generale delle persone sempre più preoccupate dalla disoccupazione dilagante.
I cittadini sono sempre più convinti del fatto che sono scaricate sul lavoro tutte le conseguenze della crisi. Nello stesso tempo però è un 1 Maggio in cui non bisogna rinunciare al cambiamento, all’idea che c’è un declino inesorabile del paese: si può contrastarlo, a partire dal lavoro e dalla creazione di lavoro. E il messaggio di speranza in cui noi vogliamo ancora credere e che noi vogliamo mandare ai nostri rappresentanti Istituzionali, dove ribadiamo con forza la nostra convinzione a non rassegnarsi, a non rinunciare al cambiamento”.
“ la preoccupazione più diffusa in generale, è che c’è un Governo che penalizza fortemente le categorie più deboli, che pensa ancora più convinto di aumentare i licenziamenti, la precarietà come se questo fosse l’unico antidoto per uscire dalla crisi. Bisogna essere vigili sull’art.18 affinchè le normi non peggiorino. C’è bisogno di costruire una piattaforma di proposte a salvaguardare la precarietà e il reintegro al lavoro. Questa giornata deve essere l’occasione di ascoltare tutte le voci in piazza e riflettere insieme sul momento difficile che la nostra nazione sta attraversando.
Ci sono delle opportunità che vanno colte ma ci sono diritti dei lavoratori che vanno rispettati. Se davvero vogliamo uscire da questa forte crisi bisogna puntare senza tentennamenti sul lavoro e crescita. La speranza che questo 1° Maggio, possa rappresentare la speranza di uscire dalla crisi con un senso maggiore di responsabilità da parte di tutti, che possa rappresentare una svolta per una nazione basata sul lavoro”.