Sabato 31 marzo, alle ore 17.00, presso la “Sala Padre Antonio Di Monda”, nel Chiostro del Convento di San Francesco di Piazza Dogana in Benevento, l’“Associazione Millennium”organizza un importante convegno dal titolo: “Elementi di cultura geopolitica”. Lappuntamento nasce con la volontà di approfondire le basi del pensiero geopolitico attraverso l’analisi storico-culturale di alcuni tra gli intellettuali che meglio hanno saputo influenzare questa disciplina. Gli interventi che caratterizzeranno l’incontro saranno curati da:
-Gianluca Vevoto, redattore di Teoria Geopolitica per Nomos – Bollettino di studi e analisi, il quale relazionerà su: “Halford Mackinder e il perno geografico della storia”. Approfondirà la figura del geopolitico anglosassone e la sua influenza sulla politica talassocratica di contenimento del blocco continentale. Poi, sarà la volta di:
- Mario Forgione, rappresentante del coordinamento della Campania di Millennivm e redattore di Diritto Internazionale per il bollettino Nomos, a cui sarà affidata la relazione dal titolo: “Carl Schmitt e il Nomos della terra”, che tratterà la radicalizzazione della contrapposizione Terra/Mare, estendendola alla storia delle civiltà ed alla concezione del diritto fino ad arrivare agli esiti ultimi del destino umano, attraverso la speculazione filosofica sulla terza rivoluzione spaziale. I lavori saranno conclusi da:
- Orazio Maria Gnerre, presidente di Millennivm e direttore editoriale del bollettino Nomos, che argomenterà su: “Aleksandr Dugin e il paradigma della fine”; esporrà le tesi del filosofo russo, autore di “Fondamenti di Geopolitica” (testo di riferimento per il Ministero della Difesa e delle Forze Armate della Federazione Russa), allievo indiretto della scuola di geopolitica sovietica e massimo esponente del neoeurasiatismo: teorie volte al conseguimento di un definitivo punto di incontro teorico tra filosofia, storia delle civiltà e concezione degli spazi per l’edificazione di una coerente teoria politica del terzo millennio che faccia finalmente i conti con la geopolitica, la grande assente dal dibattito accademico degli ultimi anni.