In merito alla sentenza del Consiglio di Stato che ha ritenuto inammissibile il primo ricorso al Tar proposto da Comune e Provincia di Catanzaro, e Regione Calabria, confermando la previsione di insediamento della scuola di Magistratura in Benevento, i legali del Comune di Benevento hanno sottolineato quanto segue:
“Abbiamo sostenuto l’utilità, poi confermata dal giudizio finale, di poggiare la difesa delle nostre ragioni su questioni di natura processuale prima ancora che su questioni di merito.
Cioè, prima ancora che sulla razionalità della scelta abbiamo ritenuto utile concentrare i nostri sforzi sulla dinamica processuale.
Una volontà dovuta all’evidente vizio che ha caratterizzato il primo ricorso contro il decreto Ministeriale, sostenuto dagli enti locali calabresi e non notificato alla Provincia di Benevento, unico effettivo controinteressato sul piano legale.
In questo modo abbiamo inteso non ‘sanare’ il ricorso proposto al Tar dalla Provincia di Catanzaro, unica legittimata a richiedere il giudizio nei confronti della Provincia di Benevento, a sua volta la sola titolata a difendere in via giudiziaria la scelta ministeriale. In particolare abbiamo confermato l’estraneità del Comune alla vicenda, avremmo altrimenti prodotto un indebolimento delle nostre ragioni.
In pratica, se fosse stato riconosciuto il Comune come soggetto interessato al giudizio non si sarebbe potuto ritenere inammissibile il primo ricorso presentato al Tar, dovendosi in quel caso considerare corretto il comportamento della Provincia di Catanzaro, e quindi non vi sarebbe stata la sentenza del Consiglio di Stato che poggiando proprio sui questa logica, ha confermato l’originaria determinazione del Ministero della Giustizia che assegna a Benevento la sede della Scuola”.
Il sindaco di Benevento, Fausto Pepe, ha invece così commentato l’esito della vicenda:
“Non posso tacere il compiacimento per il risultato finale di questa controversia che al di là delle ragioni di Catanzaro, comunità a cui va tutto il mio personale rispetto e apprezzamento, fa giustizia degli sforzi e dell’impegno messo in campo dalle amministrazioni locali. Avremmo, del pari, accettato con rigoroso rispetto dell’autonomia della Magistratura un esito diverso, come sempre è avvenuto.
Siamo stati impegnati in questi anni non solo sul piano giudiziario ma anche su quello programmatico ed amministrativo per garantire certezze a quella che riteniamo una possibilità ulteriore di sviluppo e rilancio dell’immagine e dell’economia di Benevento. Una sola tra le tante opzioni messe in campo in questi anni. Vengono salvaguardati gli sforzi di natura economica già realizzati ma viene allo stesso tempo garantita la buona fede del contegno assunto.
Poiché la questione ha più volte travalicato il confine politico del dibattito, in questa circostanza mi corre l’obbligo di sottolineare come da più parti sia stata criticata la scelta difensiva del Comune e della Provincia: non voglio polemizzare ma almeno si evitino le inutili dichiarazioni di rito! Io mi limito solo a questa considerazione: si sarebbe dovuta evitare la contrapposizione tra territori, avrebbero dovuto farlo innanzitutto i Ministri che si sono succeduti, e che al di là delle rassicurazioni non hanno fatto nulla!
Ma ancora una volta credo che le ragioni dei singoli, in particolare quelle dei politici, debbano sparire al confronto di quelle ben più importanti della collettività amministrata. Ora, piuttosto, si concentri lo sforzo, e parlo in particolare alla nostra deputazione, affinché questa vittoria non si tramuti in una beffa, con la modifica radicale delle previsioni legislative per le quali abbiamo appena ottenuto il riconoscimento legittimo delle ragioni di Benevento”.