Prendo atto con soddisfazione che il presidente Castiglione dell’Unione delle Province d’Italia, nel corso della sua Relazione all’Assemblea Nazionale del sodalizio, ha ripreso la problematica delle Province di antica costituzione nell’ambito dei progetti di riforma delle Autonomie Locali annunciati dal Governo.
A questo punto, occorre agire con velocità e fermezza perché in sede parlamentare siano proposti emendamenti e correttivi alla probabile formulazione di accorpamento delle piccole Province nel disegno di legge dell’Esecutivo.
Credo che quanto detto pubblicamente dal sen. Pasquale Viespoli e dall’on.le Mario Pepe dimostri la possibilità di un’azione corale e convergente in grado di proporre l’introduzione, tra i criteri della revisione dell’assetto delle Province, quello concernente la salvaguardia almeno degli Enti nati nel XIX secolo per le ragioni che ho già più volte rappresentato anche ai vertici dell’UPI.
Sarebbe addirittura possibile portare gli eventuali criteri di selezione delle Province da accorpare da tre a quattro, richiedendo che due su quattro di tali requisiti siano soddisfatti.
Questa nuova formulazione dei criteri permetterebbe alla Provincia di Benevento, istituita nel 1860, di difendere la propria autonomia territoriale, salvaguardando una esperienza di vita amministrativa a tutela dell’identità storica e culturale locale e finalizzata allo sviluppo delle aree deboli del Mezzogiorno.
Rivolgo, pertanto, un nuovo e pressante appello a tutte la rappresentanza del Sannio in Parlamento affinché vigilino sull’iter legislativo che si andrà ad intraprendere nei prossimi giorni, nella serena consapevolezza che questa difesa della Provincia non è una battaglia per la difesa di rendite di posizione parassitarie di potere, quanto piuttosto per la tutela di un passato, di un presente e, soprattutto, di un futuro di un territorio e della sua gente».