Dalla replica del Presidente Lonardo al mio intervento – scrive in una nota Luigi De Nigris –
Consigliere comunale di Sud innovazione Legalità – ho appreso, ad esempio, che la vicina Irpinia paga una Tarsu meno salata perché possiede quegli impianti che noi non abbiamo e la colpa sarebbe da ascrivere alla Regione Campania. Lungi da me l’idea di difendere Caldoro e la sua Giunta, ma Lonardo dimentica che la Regione Campania per dieci anni è stata governata da alcuni dei suoi amici, vicini e lontani.
Non mi pare poi che la Trasu sia stata ridotta. La matematica non è un’opinione:se prelevo 100 euro ad un cittadino e dopo un anno gliene restituisco 60 significa che gliene ho preso 40. Non credo che questo possa chiamarsi risparmio o riduzione.
I conti dell’Asia non sarebbero poi mai stati gonfiati ma avrebbero rispettato i criteri di economicità ed efficienza. Devo dire che quando facevo parte della maggioranza non solo non me ne sono accorto, ma anzi ho più volte sollecitato autorevoli interventi per contenere le numerose e costose gag pubblicitarie.
Ricordo, inoltre, che articolate e qualificate osservazioni di alcune associazioni, svolte nella sala del consiglio, attendono ancora una risposta ufficiale da parte dell’amministrazione comunale. Riguardo poi al personale interinale o interno non sono certo mie le entusiastiche comunicazioni per “un’organizzazione di uffici e servizi” con tanto di ridefinizione della pianta organica. Per ciò che concerne il riferimento a ferie, benefici di legge, malattie e permessi sindacali che non consentono di svolgere un adeguato servizio mi limito a ricordare che le ferie sono un diritto inviolabile; che i diritti sindacali, restano una conquista ottenuta con anni di lotte; che i benefici di legge sono tali e dunque intangibili. Il solo giudizio che sospendo è sulle malattie. ‘Depongo le armi’ perché “il nostro” – come Lonardo ama definire i suoi interlocutori – ovviamente ne sa più di me.
Sull’ estensione del porta a porta anche a tutte le altre contrade, si tratta di affermazioni che finalmente mi danno ragione su quanto da tempo sto denunciando, ossia la situazione inaccettabile per la quale gli abitanti di alcune contrade pagano il 100% per un servizio, il porta a porta, che poi non ricevono.Ultimo ma non meno importante la questione del controllo analogo. Un argomento che merita un discorso a parte perché entra in una zona estranea al Presidente Lonardo e dunque, con il suo permesso, lo estraniamo dal ragionamento ringraziandolo per i cortesi chiarimenti.
Apprendiamo che il controllo analogo sulle municipalizzate verrebbe effettuato dal Dirigente del Settore Finanze su delega del socio unico. La competenza tecnica del funzionario è fuori discussione, ma lo stesso, non è legittimato a fornire quegli indirizzi che spettano al Consiglio comunale. C’è poi da chiedersi: da chi è stato delegato per svolgere questa delicata funzione ? E chi sarebbe questo fantomatico socio unico ? Chi possiede queste quote societarie se non i cittadini beneventani tramite i loro rappresentanti in Consiglio? Se è vero ciò che afferma il Presidente Lonardo, e non abbiamo motivi per dubitarne, siamo di fronte ad una spoliazione di funzioni. Anzi, ad uno svuotamento autentico di funzioni assegnate all’assemblea consiliare e non vorrei che l’assuefazione ai Governi tecnici condizioni anche l’amministrazione della nostra città. L’intero consiglio comunale deve immediatamente riappropriarsi delle sue funzioni e responsabilità. Ciò grava innanzitutto sui consiglieri di maggioranza che ancora non si accorgono che la palude politico-ammnistrativa in cui si sono cacciati non onora la fiducia ed il mandato ricevuto dai cittadini.
Ritengo tuttavia, coerentemente con quanto sopra affermato, che il luogo per approfondire questi argomenti non può che essere il consiglio comunale. A tal fine presenterò giovedì un’interpellanza comunale sull’argomento’.