Inaugurata questo pomeriggio la nuova sezione del Museo Civico e della Ceramica Cerretese che ospita la Collezione Mazzacane, composta di circa 400 pezzi che costituiscono una testimonianza unica ed irripetibile per lo studio e la ricostruzione della storia della ceramica cerretese.
Dopo la cerimonia inaugurale, nel corso della quale è stato presentato il volume “La Collezione Mazzacane” curato da Aldo e Lello Mazzacane, il Museo è stato ufficialmente aperto al pubblico con la benedizione del vescovo della diocesi Cerreto-Telese-S. Agata, mons. Michele De Rosa.
Il sindaco di Cerreto Sannita, Pasquale Santagata, nel corso della cerimonia ha ringraziato gli eredi del giudice Vincenzo Mazzacane, “che hanno voluto con determinazione che questa ricca e prestigiosa raccolta di maioliche cerretesi divenisse non solo patrimonio di tutti ma in particolare della comunità di Cerreto Sannita e del Sannio, quasi a suggellare, se ancora ce ne fosse bisogno, un antico e indissolubile legame tra la famiglia Mazzacane e la loro terra d’origine, tra questa “gens” ed i loro concittadini”.
Santagata ha poi sottolineato che l’apertura della nuova sezione del Museo Civico e della Ceramica Cerretese rappresenta un ulteriore passo nell’arricchimento del pacchetto turistico che il Comune di Cerreto Sannita sta predisponendo assieme ai comuni di Benevento e Pietrelcina, con cui è stato firmato nei mesi scorsi un protocollo d’intesa per la creazione di un polo turistico integrato in grado di valorizzare le eccellenze presenti sul territorio sannita.
L’assessore alla Cultura del Comune di Cerreto Sannita, Renzo Morone, ha, invece ricordato il lavoro svolto dal compianto Ninuccio Ciarleglio, dai suoi predecessori Lucio Rubano, Franco Gismondi, Tommaso Giannetti e Caterina Meglio e da Agostino Di Lella, “che ci trascinò a Faenza per vedere le ceramiche cerretesi esposte al MIC e ci invitò ad aprire un piccolo museo anche a Cerreto perché, disse, l’importante era partire. Era il 1995 e il museo fu allestito grazie alle donazioni di tanti cittadini e dell’Istituto d’Arte. Poi fu acquisito dalla Curia il cosiddetto “Cantinone” ed il Museo si dotò di nuovi spazi. Ma mancava un tassello fondamentale: l’acquisizione dell’ultima grande collezione di ceramica messa insieme con genuina passione da un grande cerretese del passato, Vincenzo Mazzacane”.
Iniziò così il lungo, travagliato e difficile percorso per creare “un museo vero, curato, organizzato, vivo. Un museo – ha concluso Morone – che si pone come mezzo di conoscenza perché mette in luce un patrimonio e il suo territorio, del quale spesso si tende a dimenticare il grande valore culturale”.
L’evento è stato promosso dal Comune di Cerreto Sannita in collaborazione con Tabula Rasa Eventi, Pro Loco, Forum dei Giovani, Società Operaia e Associazione Socio Culturale.