Alle prime luci dell’alba i Carabinieri della Stazione di Colle Sannita hanno eseguito un Ordine di esecuzione per la carcerazione in un Istituto di pena minorile nei confronti di un giovane diciassettenne di Castelpagano. I militari dell’Arma sono giunti presso la sua abitazione nella piccola cittadina fortorina e hanno notificato al ragazzo, di origini kosovare, che attualmente non risulta frequentare alcun istituto di istruzione, il provvedimento del Giudice del Tribunale dei Minorenni di Napoli, con la gravi accuse di estorsione continuata e percosse commesse in concorso con un altro ragazzo, ai danni di una loro coetanea, una studentessa. I fatti, avvenuti fra il novembre e il dicembre dell’anno scorso, sono stati infatti commessi ai danni di una sedicenne di Castelpagano, che, viste le dimensioni del piccolo centro, comunque conosceva i due ragazzi, che hanno cominciato ad importunarla chiedendole delle piccole somme di denaro, per poi minacciarla in maniera abbastanza grave quando la ragazza ha tentato di rifiutarsi. Le somme erano di per sé non eccessive, anche se le estorsioni sono avvenute in almeno quattro diverse occasioni – i Carabinieri hanno accertato quattro “pagamenti” rispettivamente di duecento, di venti, di quaranta ed infine di trenta euro – , ma le minacce erano invece pesanti, soprattutto per una ragazza di quell’età, arrivando perfino a minacciare l’incolumità e la sicurezza dei suoi genitori. Frasi del tipo “devi portarci dei soldi o ti stacchiamo il collo” o “devi portarci i soldi. Conosco le tue abitudini e i tuoi spostamenti” avevano talmente intimorito la ragazza che dopo un iniziale rifiuto aveva ceduto alle pretese del giovane arrestato. Che per rendere più credibili le sue minacce, in almeno due occasioni, era passato dalle parole ai fatti, arrivando a fermare la sua vittima per strada, percuotendola in un’occasione, graffiandole il viso, ed in un’altra puntandole addirittura un coltellino svizzero alla gola. La ragazza, terrorizzata, non aveva avuto il coraggio di parlare dei fatti ai propri genitori, anche perché per procurarsi i soldi oggetto delle estorsioni, li aveva dovuti sottrarre proprio a loro. Ma sono stati il padre e la madre, preoccupati dello stato psicologico della figlia, ed accortisi dei soldi che continuavano a scomparire misteriosamente da casa, a chiederle cosa stesse succedendo. E il giorno che la ragazza è tornata a casa con alcuni graffi sul viso, che lo stesso arrestato gli aveva procurato, incalzata sia dal padre che dalla madre, non ha retto più, e scoppiando in lacrime ha raccontato tutto. I genitori della giovane si sono quindi subito rivolti ai Carabinieri di Colle Sannita che, sulla base del racconto della giovane vittima e sulla scorta della descrizione dei colpevoli, molto dettagliata, ci hanno messo un attimo ad individuare l’estorsore ed un suo complice, che sono stati anche seguiti per qualche giorno con dei discreti servizi di pedinamento, nel timore che nel frattempo la ragazza subisse qualche altra minaccia o addirittura un’altra violenza fisica a causa delle richieste estorsive, che fortunatamente non si sono più verificate. I militari dell’Arma hanno comunque immediatamente relazionato il Tribunale per i Minorenni di Napoli, competente per materia in quanto il colpevole era minorenne, chiedendo per lui un ordine restrittivo, mentre il suo complice, un altro ragazzo tredicenne ospite di una Comunità Educativa per minori, che dagli accertamenti effettuati è risultato aver avuto un ruolo minore in tutta la vicenda, è stato semplicemente denunciato a piede libero, sebbene per gli stessi reati. I Carabinieri, stante le articolate indagini svolte, non escludono comunque altri futuri risvolti, in particolare sul fatto che la ragazza potrebbe non essere stata l’unica vittima del giovane arrestato.