Questa mattina presso la sede della provincia di Benevento si è tenuto l’incontro tra la Comunità montana del Fortore (presente il presidente Zaccaria Spina), la provincia di Benevento (presenti il presidente Aniello Cimitile, il vice presidente Antonio Barbieri e il direttore generale Raffaele Bianco), i sindaci dei comuni di San Bartolomeo in Galdo Vincenzo Sangregorio, di Castelvetere in Valfortore Luigi Iarossi, di Montefalcone in Valfortore Assunta Gizzi, di Castelfranco in Miscano Antonio Pio Morcone, di Buonalbergo Igino Miele e di San Giorgio la Molara Luigi Paragone, le Organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl rappresentate rispettivamente da Felice Zinno, Antonio Forgione e Fioravante Bosco.
Era presente, altresì, una delegazione dei dipendenti della Comunità montana Fortore posti in disponibilità dal 1° marzo 2010.
Oggetto dell’incontro era la scadenza imminente dei termini della procedura di disponibilità per i lavoratori della stessa comunità montana Fortore che a partire dal 1° marzo 2012 si troveranno espulsi dal processo produttivo, senza alcuna possibilità di reimpiego avendo un’età media di 55 anni.
I dipendenti posti in disponibilità erano in origine 17, numero poi ridottosi per via di alcuni pensionamenti e trasferimenti in altri enti locali.
Dopo ampia discussione il presidente della giunta esecutiva della comunità montana Fortore Zaccaria Spina, d’intesa coi sindaci presenti, ha deciso di convocare il consiglio generale dello stesso ente montano per domani 28 febbraio 2012 alle ore 15,00 per procedere alla verifica e all’attuazione della proposta che vede organizzazioni sindacali, provincia di Benevento e sindaci di riformulare la dotazione organica e reintegrare i lavoratori che, altrimenti, dal 1° marzo 2012 resterebbero senza alcun reddito.
Il segretario generale della Uil di Benevento, Fioravante Bosco, a margine della riunione, ha tenuto a precisare: “Trattasi dell’ultima possibilità per ridare ai lavoratori posti di disponibilità di rientrare nei processi produttivi, in attesa che la regione Campania provveda sul destino più complessivo delle comunità montane. Peraltro, solo l’ente fortorino ha effettuato tale procedura mentre le altre due comunità montane sannite , anche se con molteplici difficoltà, sinora non hanno espulso lavoratori. Spero sulla sensibilità dimostrata dai sindaci presenti e dal presidente Spina affinché domani pomeriggio possa uscire dalla riunione del consiglio generale l’auspicata fumata bianca”.