Sportelli affollati e richieste triplicate da parte di cittadini, lavoratori, immigrati e pensionati che si rivolgono ai servizi del Patronato Ital, del Caf Uil, dell’Associazione dei consumatori (Adoc) e dell’Unione degli inquilini (Uniat), è questo il quadro allarmante delineato dall’Unione Italia del Lavoro di Benevento.
‘In una situazione di crisi come quella che stiamo vivendo, con l’introduzione delle nuove norme da parte del Governo, dalle liberalizzazioni, alle pensioni, fino all’Imu – si legge nella nota – i nostri addetti agli sportelli si ritrovano a gestire una quantità enorme di richieste da parte dei cittadini in serie difficoltà di fronte al mare magnum delle novità normative.
Il patronato Ital, ad esempio, dovrà gestire ex novo un servizio per gli immigrati che lavorano come colf e badanti ed organizzare un agenzia di collocamento territoriale; inoltre dovrà conoscere e diffondere le nuove norme sulle pensioni. In questi ultimi mesi ci sono stati dei veri e propri assalti alle sede del patronato della UIL da parte dei lavoratori.
E poi ancora IMU, la battaglia sacrosanta contro le vessazioni di Equitalia, le denunce dei cittadini consumatori e le agevolazioni per i cittadini inquilini. Su questo, gli sportelli dei servizi sono diventate le uniche armi per difendere i cittadini e i lavoratori dalla crisi economica, dal carovita e dalle incertezze del futuro.
Tutte queste nuove attività dovranno essere trattate con grande professionalità ed efficienza dai nostri sportelli, e tra mille difficoltà economiche, atteso che il Governo non sostiene più queste attività.
Infine, registriamo una sempre più diffusa “concorrenza sleale” da parte di Patronati e Caf, che spuntano come “funghi”, spesso senza avere le competenze necessarie per dare informazioni e servizi ai cittadini, e che poi spariscono nel nulla’.