Nei giorni scorsi nelle aree rurali del Fortore dell’Alto Tammaro sono state rinvenute quattro carcasse di lupi, abbattuti a colpi di arma da fuoco o dal veleno. Per fare fronte a questa vera e propria emergenza, è stata convocata presso la Provincia una riunione cui hanno preso parte: il dott. Angelo Marciano e Geppino Mauriello del comando provinciale del Corpo Forestale dello Stato, I’Ispettore Franco Gagliardo comandante della stazione CFS di San Marco dei Cavoti; il Dott. Fiorentino Sateriale, dirigente del Servizio Veterinario ASL BN 1; Il dottor Nicola D’Alessio e Mariani Ugo dell’Istituto Zooprofilattico di Avellino e Benevento; il dottore Sabatino Troisi dell’Istituto di gestione della fauna di Napoli; l’assessore delegato alla caccia della Provincia Gianluca Aceto e il dottor Antonio Castellucci, responsabile del servizio forestazione, caccia e pesca dello stesso ente.
Gli esperti e i funzionari intervenuti hanno tutti convenuto sulla gravità di quanto è successo nei giorni scorsi sul territorio provinciale: innanzitutto uccidere i lupi è un’attività delittuosa e poi quei capi di bestiame avvelenati lasciati sul territorio quali esche per i lupi costituiscono un serio pericoli per l’intero ambiente.
E’ vero che in Provincia di Benevento dal 2008 al 2011 le segnalazioni pervenute di danni da fauna selvatica ascrivibile al lupo sono state complessivamente 14 e che tali aggressione hanno causato l’uccisione di 14 capi bovini e 45 ovini; ma è altrettanto vero che sono previsti risarcimenti per tali eventi.
Dopo un’ampia disamina della situazione, l’assessore Aceto, acquisiti i notevoli contributi tecnici apportati nel corso della discussione, ha formulato una proposta di lavoro che è stata accolta dal Tavolo. Questo il programma:
1) è stato fissato un incontro con i sindaci dell’area del Tammaro Fortore (probabilmente il 3 febbraio);
2) un altro incontro è stato fissato con le Associazioni di categoria, Organizzazioni di Categoria e gli allevatori, Associazioni ambientaliste e venatorie entro il 15 febbraio;
3) è stato avviata la redazione di un protocollo operativo con i seguenti obiettivi: a) informare i cittadini e gli allevatori su come occorra agire in caso di danni da lupo, con la possibilità di ottenere i relativi risarcimenti in denaro; b) accelerazione delle procedure risarcitorie da parte della Provincia, anche mediante corsie preferenziale istruttorie; c) interessamento della Regione Campania affinché renda accessibile la Misura 216 del PSR anche nei Comuni che non hanno segnalato in precedenza da danni da lupo; d) avvio di un censimento sistematico della specie; e) estesa Campagna di Educazione presso le Scuole primarie delle aree interessate.
L’assessore Aceto, nel ringraziare tutti i partecipanti al tavolo di lavoro, ne ha così commentato l’esito: “Esprimo profonda preoccupazione e rincrescimento per quanto appreso nel Tavolo del tecnico. Organizzare una braccata e avvelenare le carcasse per uccidere i lupi sono veri e propri reati, che implicano inoltre possibili conseguenze sull’eco-sistema. Il lupo, in quanto fauna selvatica, è specie protetta ed è patrimonio indisponibile dello Stato: inoltre il lupo è un importante indicatore ambientale. Per tutto questo faremo quanto nelle nostre possibilità per tutelare la specie”.