Approfondimento mirato su tre aree particolarmente strategiche per la collaborazione tra Banco di Napoli e Confindustria Benevento: la valorizzazione del “capitale umano” in funzione anche del rilancio occupazionale, lo sviluppo dimensionale con operazioni di finanza straordinaria e razionalizzazione organizzativa, le scelte eco-sostenibili
Strumenti e servizi di consulenza per esprimere le potenzialità dell’impresa: innovazione, espansione sui mercati esteri, capacità di aggregazione per migliorare la competitività
Si rafforza la collaborazione tra impresa, banca e territorio con nuovi canali di ascolto e di dialogo e attraverso il pieno coinvolgimento delle strutture di Confindustria Benevento e Banco di Napoli
Il Gruppo Intesa Sanpaolo ha messo a disposizione delle pmi italiane 25 miliardi di euro tra il 2009 e il 2011
Benevento, 25 maggio 2012 – L’obiettivo comune è il continuo sostegno allo sviluppo delle piccole e medie imprese, che rappresentano la struttura portante del sistema produttivo campano. Si rafforza ancor di più la collaborazione tra Confindustria Benevento e il Banco di Napoli, che hanno ratificato l’accordo nazionale che prevede un plafond di 10 miliardi di euro per le imprese italiane. A livello Campania l’accordo prevede un plafond di 800 milioni di euro.
L’accordo è stato presentato oggi nella Sede di Confindustria Benevento, in piazza Colonna, 8, alla presenza di Carlo Varricchio, Presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Benevento e Fabio Murino, Responsabile del Segmento Imprese dell’Area Campania del Banco di Napoli.
“La sigla odierna – sottolinea Carlo Varricchio, Presidente Piccola industria Confindustria Benevento – rappresenta un ulteriore tassello posto per offrire un ampio ventaglio di attività alle quali le aziende potranno far riferimento. Tuttavia il ruolo di Confindustria – Piccola Industria è, e sarà sempre, quello di spingere il sistema bancario ad essere più vicino alle imprese, attraverso la flessibilità necessaria a rispondere in maniera adeguata alle richieste provenienti dal mondo produttivo.
Tra le attività contemplate nell’accordo ce ne sono alcune che possono fornire reali opportunità di consolidamento, in termini organizzativi e strategici, alle imprese provinciali. Infatti gli Istituti di credito possono e devono sempre di più diventare degli alleati con i quali poter studiare e approfondire soluzioni adeguate ad ogni realtà aziendale. Con questo proposito, ed auspicio al tempo stesso, ringrazio il Gruppo Intesa Sanpaolo che da sempre mostra attenzione alle nostre imprese e al nostro territorio”
“Con questo accordo, Confindustria Piccola Industria e Banco di Napoli confermano la linea di azione comune finalizzata al rilancio del sistema delle PMI italiane e ne sostengono il rafforzamento e la crescita – dice Fabio Murino, Responsabile del Segmento Imprese dell’Area Campania del Banco di Napoli – : un’intesa che offre nuove soluzioni per realizzare lo sviluppo delle nostre imprese. Intendiamo con questo accordo rafforzare il dialogo tra banca e imprese, un dialogo trasparente e basato su di una profonda conoscenza condivisa del business aziendale. Vengono proposti strumenti operativi articolati su sei aree di offerta. Intendiamo, inoltre, dare un concreto e continuo seguito con degli incontri a specifico tema a cui potranno partecipare tutti gli associati interessati.”
SCHEDA TECNICA ACCORDO
I punti decisamente innovativi dell’accordo sono tre: la valorizzazione delle persone che lavorano in azienda con il sostegno alla formazione dei dipendenti e allo sviluppo occupazionale, gli interventi di finanza straordinaria e razionalizzazione organizzativa (Lean Management), i finanziamenti e la consulenza per una maggiore efficienza energetica ed eco-sostenibilità dell’azienda.
Capitale umano
Si pone in grande evidenza l’importanza delle persone che lavorano in azienda, quello che viene definito “capitale umano”: un patrimonio che può essere ulteriormente valorizzato sia attraverso finanziamenti come Formazione e Lavoro, destinato agli investimenti nel campo della formazione, del welfare aziendale e dello sviluppo occupazionale, sia attraverso iniziative di formazione mirate. Banco di Napoli, con Intesa Sanpaolo Formazione, sostiene i progetti formativi delle imprese a partire dall’analisi dei bisogni alla fase di erogazione vera e propria fino al monitoraggio e valutazione dei risultati. Il Gruppo Intesa Sanpaolo ha inoltre firmato un accordo con Fondimpresa, il più importante fondo interprofessionale in Italia per la formazione continua, che conta oltre 62.000 imprese associate. Grazie a Fondimpresa le aziende possono disporre di un “conto formazione” che rende direttamente disponibili il 70% dei contributi versati all’INPS per la formazione prevista dalla legge: Intesa Sanpaolo, con le sue banche del territorio, anticipa i contributi accantonati dall’azienda sul “conto formazione” fino all’80% dell’importo e per una durata di 15 mesi. Con Finanziamento Gestione Business – Fondimpresa la Banca risponde invece a necessità personalizzate di finanziamento fino ad un massimo di 100.000 euro.
Crescita dimensionale
Per accelerare il processo di crescita il Banco di Napoli, attraverso il Gruppo Intesa Sanpaolo, offre la possibilità di avvalersi delle più innovative soluzioni di finanza straordinaria (acquisition finance, project financing, real estate financing, cartolarizzazioni, Equity Capital Market, M&A, Advisory). E’ un settore nel quale il Gruppo – attraverso società specializzate come Banca IMI – ha realizzato negli anni grandi casi di successo e che ora mette a disposizione delle PMI italiane. L’accordo dedica un’attenzione specifica anche ai progetti di razionalizzazione organizzativa e al cosiddetto Lean Management. Intesa Sanpaolo si impegna a fornire consulenza e attività di formazione per gli imprenditori che vogliano far propria l’impostazione del Lean Thinking e definirne la possibile applicazione in azienda. Per i piani di riorganizzazione interna così come per le necessità di sostenere le vendite sono disponibili linee di credito sia a breve sia a medio-lungo termine.
Efficienza energetica ed eco-sostenibilità
Informazioni, servizi e finanziamenti per accompagnare le imprese che vogliono intraprendere la strada della sostenibilità energetica e coglierne i vantaggi economici rappresentano un articolato capitolo dell’accordo. Il Banco di Napoli è in grado infatti di sostenere imprese di qualsiasi settore che investono nell’energia “verde” e nella tutela ambientale: eco-turismo, eco-sharing, efficienza energetica, certificazioni ambientali, sicurezza sul lavoro, bio-edilizia. Nel 2010 il Gruppo Intesa Sanpaolo ha erogato finanziamenti “verdi” per oltre 3,3 miliardi di euro. Gli interventi possibili spaziano dalla semplice installazione di pannelli fotovoltaici alla realizzazione di impianti più complessi, anche attraverso formule di leasing. Le imprese che intendono realizzare investimenti nel settore energetico possono avvalersi della consulenza di un desk specialistico di Mediocredito italiano, società del Gruppo dedicata allo sviluppo delle pmi.
Gli altri punti dell’accordo
Con questo nuovo accordo si intendono rinsaldare ulteriormente il patto per lo sviluppo tra Impresa, Banca e Territorio valorizzando tutte le potenzialità di crescita delle pmi italiane. L’impegno comune è di sostenere gli imprenditori in settori strategici come la costituzione delle Reti d’impresa e la realizzazione di altre forme di alleanza, l’innovazione e la ricerca, l’internazionalizzazione.
“Fare rete” per aumentare la massa critica, avere maggiore forza sul mercato, migliorare le possibilità di accesso al credito: è una scelta che molte aziende hanno già fatto e che sta destando crescente interesse. Il Gruppo Intesa Sanpaolo, che ha accompagnato la realizzazione delle prime Reti d’Impresa italiane, mette a disposizione team territoriali di specialisti del Mediocredito italiano che forniscono assistenza legale, creditizia e tecnica oltre al supporto nella ricerca di partner industriali. Sul versante del credito, la Banca si impegna a valutare le necessità di finanziamento delle aziende impegnate in un contratto di rete o in altre forme di aggregazione con la massima considerazione per gli evidenti vantaggi che ne derivano e la capacità di creare valore nel tempo.
Il Banco di Napoli finanzia i progetti di ricerca, sviluppo e innovazione delle imprese: dall’acquisto di nuove tecnologie al miglioramento dei sistemi informativi, all’innovazione di prodotti e processi. La società del Gruppo Intesa Sanpaolo Eurodesk offre alle imprese italiane consulenza per accedere alle opportunità di finanziamento a fondo perduto e agevolato dell’Unione Europea nonché assistenza per partecipare direttamente ai grandi progetti di ricerca europei.
Per consentire alle imprese di ripensare il proprio modello di business in un’ottica internazionale il Banco di Napoli agisce su tre fronti: offerta finanziaria, servizi di consulenza, supporto territoriale. Desk specialistici per Cina, Americhe, Asia, EuroMed-Africa, Est Europa si occupano di scouting dei mercati, ricerca di partner industriali, pianificazione e realizzazione di investimenti all’estero. I finanziamenti disponibili consentono di cogliere le opportunità sui mercati ma anche di “mitigarne” i possibili rischi con prodotti di copertura.
Il dialogo tra Impresa, Banca e Territorio
L’intesa siglata a livello nazionale è la terza fase di un percorso che Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo hanno intrapreso a partire dal 2009 con un primo impegno comune per garantire la liquidità necessaria alle imprese colpite dalla crisi. A settembre 2010 un nuovo accordo ha confermato le misure adottate un anno prima e, nel contempo, ha rilanciato la competitività delle imprese italiane incentivando gli investimenti in ricerca e sviluppo e per l’internazionalizzazione, motori decisivi per far ripartire la crescita.
Per attuare questo percorso comune Confindustria e Intesa Sanpaolo si sono impegnate a migliorare e a rafforzare il dialogo e ad agevolare in modo significativo l’accesso al credito. Dopo il Diagnostico e il Simulatore, previsti dall’accordo 2010, la nuova intesa compie un ulteriore passo avanti con la Presentazione commerciale, uno strumento a disposizione dei Gestori Imprese che analizza e sintetizza una serie di indicatori economici quantitativi, quali le prospettive macroeconomiche, il settore di riferimento, il posizionamento dell’azienda, e che individua le potenziali aree di sviluppo.
Ascolto e dialogo hanno contraddistinto anche la declinazione territoriale degli accordi, che lo scorso anno ha toccato 85 città e coinvolto circa 10.000 imprese. Un’esperienza che prosegue con il road show 2011-2012 con il massimo coinvolgimento delle strutture territoriali di Confindustria, di Intesa Sanpaolo con la Banca dei Territori e dei Confidi.