Il senatore Cosimo Izzo, Vicepresidente del Gruppo del Popolo della Libertà al Senato della Repubblica, in un’interrogazione al ministro dell’Interno ha chiesto l’intervento dell’Esecutivo per “consentire ai sindaci, cui spetta il potere di nomina del segretario comunale, di ricorrere all’istituto o di individuare il segretario anche al di fuori del proprio albo regionale”. Il senatore ha anche chiesto di “valutare l’opportunità di intervenire per innalzare la soglia di 3mila abitanti, entro la quale vige l’obbligo di prendere in servizio nuovi segretari, a 5mila ovvero 10mila abitanti”.
Nell’interrogazione il parlamentare del Pdl ha evidenziato “una prassi fortemente criticabile. Spesso i sindaci anzichè provvedere alla nomina di un segretario, fanno ricorso a sedi di segreteria convenzionate e dilatate o alla supplenza”. Inoltre “per i comuni con meno di 3mila abitanti vige l’obbligo di prendere in servizio nuovi segretari. Tale obsoleto limite contrasta con la tendenza attuale del legislatore di individuare, quale assetto ottimale per la gestione dei servizi e delle funzioni comunali, la soglia dei 5mila abitanti quando non anche dei 10mila”.
Una richiesta di intervento che punta a tutelare una categoria che rappresenta “una figura di manager pubblico di potenziale elevata professionalità ed una preziosa risorsa per enti di piccole dimensioni privi spesso di risorse umane qualificate” spiega il senatore del Pdl Cosimo Izzo.