La Provincia di Benevento ha chiesto la concessione della Cassa integrazione guadagni in deroga a favore dei 124 lavoratori dei Consorzi rifiuti del beneventano.
Lo ha stabilito la riunione della Commissione provinciale per la Cassa integrazione appositamente convocata oggi presso il Centro per l’impiego di Benevento, che ha respinto al mittente la richiesta della Regione Campania e di Italia Lavoro di soprassedere all’esame della questione fino almeno alla pronuncia del Tar di Napoli del 3 aprile.
Lo comunica l’assessore alle politiche del lavoro Nunzio Pacifico, che ha presieduto la seduta, con l’assistenza del Dirigente di settore facente funzioni Raffaele Bianco e del responsabile del Centro per l’Impiego Giuseppe Galasso.
Alla riunione presso il Centro per l’Impiego hanno preso parte i Commissari liquidatori dei Consorzi Cossiga e Tarantino e i rappresentanti sindacali di CGIL, CISL e UIL, UGL, CUB, Sindacato Azzurro. Assenti sia la Regione che Italia Lavoro che hanno fatto pervenire via fax lettere alla Provincia di Benevento con la quale hanno chiesto testualmente, la Regione, di “soprassedere all’esame della questione fino al 3 aprile”, e, Italia Lavoro, di “rinviare la conclusione dell’esame amministrativo alla definizione del merito dei ricorsi giurisdizionali introdotti dinanzi al Tar”.
La Regione e Italia Lavoro, infine, nelle lettere avevano annunciato che, comunque, avrebbero disertato la seduta dell’organismo provinciale.
La Commissione provinciale per la concessione in deroga ha invece deliberato, a maggioranza, di avanzare egualmente la richiesta. Ad opporsi in sede di Commissione è stato il Sindacato Azzurro ritenendo la concessione della Cassa integrazione illegittima secondo le norme vigenti; mentre il Cub aveva richiesto di attendere il verdetto del Tar.
L’assessore Pacifico, nel commentare il voto della Commissione, ha dichiarato: “La Provincia di Benevento ritiene, da sempre, di dover sostenere i livelli occupazionali e di appoggiare i diritti dei lavoratori al fine di non deprimere ulteriormente l’economia locale già gravemente compromessa da anni da una tremenda contingenza economica. Soprattutto nel caso di questi 124 lavoratori dei Consorzi rifiuti la Provincia ha sempre fatto, nei limiti del possibile e del consentito, i loro interessi, anche perché riteneva coincidessero con quelli dei cittadini sanniti. Il dovere politico e morale di chi si trova a svolgere il compito di amministratore pubblico ed anche di chi presiede e gestisce una organizzazione economica è quello di operare per il bene collettivo e della comunità in cui è inserito. La Regione Campania, purtroppo, ha deciso di intraprendere, invece, su questa vicenda un’altra strada, aggrappandosi a cavilli e, per questo, se ne assume evidentemente le responsabilità. Ora, proprio perché non possiamo accettare il fatto che la Regione e Italia Lavoro non si presentino nemmeno alla riunione regolarmente convocata, mentre qui nel Sannio su questa vicenda si vive una fortissima pressione ed un formidabile disagio, riteniamo di poter rigettare con fermezza le accuse che sono piovute sulla Provincia e sull’Amministrazione Cimitile per questa vertenza: non è assolutamente vero che abbiamo sottovalutato il problema o che abbiamo voltato le spalle rispetto alle legittime istanze di chi si è trovato dalla sera alla mattina senza un reddito e senza un lavoro. Questo comportamento non né nello stile, né nella cultura politica di chi si trova ad amministrare la Rocca dei Rettori. Il problema poteva e doveva essere risolto secondo le indicazioni date dalla Provincia già nel 2010, al termine delle riunioni del Tavolo di concertazione presso la Prefettura allorché il 7 agosto fu siglato un accordo che aveva trovato avallo da parte dei Soggetti istituzionali e degli Organismi più rappresentativi del Sindacato.”