Il presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, ha incontrato presso la Rocca dei Rettori una delegazione dei vertici del Consorzio Area di Sviluppo Industriale (Asi) di Ponte Valentino.Sono intervenuti per il Consorzio: il presidente Luigi Diego Perifano, il direttore generale Giuseppe Rillo, il vicepresidente Cosimo Rummo e i membri del Comitato Direttivo Roberto Salerno e Stanislao Lucarelli.
L’incontro è stato richiesto dal vertice dell’Asi per riavviare e ravvivare il confronto con i livelli istituzionali, nonché per ricevere proposte in vista della seduta del Consiglio Generale del 25 giugno prossima, volta a definire la piattaforma programmatica del Consorzio.
Il presidente Cimitile ha ribadito l’importanza strategica del Consorzio di Ponte Valentino che deve andare oltre il suo ruolo tradizionale di infrastrutturazione delle aree industriali e di offerta di servizi alle imprese. Per Cimitile, infatti, l’Asi deve espandere il proprio raggio di azione anzitutto aprendosi al settore dei servizi innovativi e ad alto valore aggiunto.
Il presidente Cimitile, inoltre, ha riproposto l’idea di una cabina di regia a cura dell’Asi in occasione degli “Stati generali dell’innovazione”, manifestazione che la Provincia di Benevento organizzerà nel mese di settembre e che vedrà il coinvolgimento attivo di tutti i soggetti la cui attività è legata al settore dell’innovazione e del trasferimento tecnologico: Centri di ricerca, Università e privati.
Cimitile ha suggerito ai vertici dell’Asi di giocare un ruolo centrale nella formazione e specializzazione per le imprese nonché, infine, di valutare la gestione, ad opera dell’Asi, dell’ex agenzia di lavorazione tabacchi di San Giorgio del Sannio che ancora necessita di una conduzione manageriale, al fine di far decollare il complesso progetto di re-industruializzazione.
A conclusione dell’incontro, gli organi del Consorzio Asi hanno manifestato al presidente della Provincia l’attenzione in merito alle decisioni urbanistiche che saranno adottate sul PTCP anche per le sue ricadute sulle attività produttive dell’area industriale.