Si terrà il 30 aprile alle ore 17.30 presso il salone “Leone XIII” del Palazzo Arcivescovile di Benevento, Piazza Orsini, 27, il seminario di studi su “Gli uomini che viaggiavano nel nome di Dio. Pellegrini e pellegrinaggi nel Medioevo euromeditteraneo”.
I saluti sono affidati all’Ing. Fausto PEPE, Sindaco di Benevento e a S.E. Mons. Andrea Mugione, Arcivescovo di Benevento. Presiede i lavori il Prof. Filippo Bencardino, Rettore dell’Università degli Studi del Sannio. Interverranno il Prof. Marcello Rotili, docente presso la Seconda Università degli Studi di Napoli, il Prof. Enrico Cuozzo docente presso la Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” di Napoli ed il Prof. Giuseppe Cremascoli, docente presso l’Università degli Studi di Bologna.
Durante il Seminario di studio verrà presentato il volume: HUGEBURC DI HEIDENHEIM, Vita Willibaldi episcopi Eichstetensis. Il vescovo Willibald e la monaca Hugeburc: la scrittura a quattro mani di un’esperienza odeporica dell’VIII secolo, a cura di MARIO IADANZA, presentazione di GIUSEPPE CREMASCOLI, Firenze, SISMEL – Edizioni del Galluzzo per la Fondazione Ezio Franceschini, 2011 (Per verba. Testi mediolatini con traduzione, 28).
Nel ventaglio delle scritture relative ad un iter una specifica attenzione merita la letteratura legata a quel particolare viaggio che è chiamato «pellegrinaggio». Esso può definirsi una pratica devozionale che consiste nel recarsi collettivamente o individualmente a un santuario o a un luogo comunque sacro e quivi compiere speciali atti di religione, sia a scopo di pietà sia a scopo votivo o penitenziale. La pratica del pellegrinaggio, sotto entrambe le forme, si trova in tutte le religioni perché è naturale che l’uomo visiti i luoghi santificati dalla presenza della divinità o dalle reliquie di un defunto insigne, eroe o santo, irradiando da essi più immediata e più efficace la virtù divina.
Il pellegrinaggio è quindi connesso intimamente al santuario, cioè allo spazio cultuale che è determinato da una particolare manifestazione del divino sotto le più diverse forme o reso sacro da fondatori di religioni ed eroi, dalla presenza di resti mortali di santi e martiri, di oggetti e manufatti venerati, dal verificarsi di eventi intesi come soprannaturali e miracolosi.
Questa forma devozionale fu assai diffusa nel mondo cristiano medievale, sicché il pellegrinaggio, fors’anche o soprattutto perché metafora del credente che cammina verso la morte per raggiungere la salvezza e la vita eterna, segna un fenomeno storico rilevante, non solo per le implicanze specificamente religiose in esso presenti, ma altresì per i numerosi aspetti antropologici, culturali, sociali, economici e artistici.
Peraltro sul piano della ricerca il pellegrinaggio si rivela essere una tematica di frontiera per cui è frequentata da studiosi dagli interessi più diversi e con metodologie di approccio specifiche delle singole discipline: dalla storia delle religioni all’antropologia culturale, dall’agiografia alla sociologia, dalla spiritualità alla psicologia religiosa, dalla letteratura all’economia.