Un campionato al vertice e solo quattro partite alla meta. La Ternana, a un mese dalla fine del campionato, è lì a un passo dalla promozione in Serie B. Un campionato al vertice del Girone A di Prima Divisione costruito sul cinismo e su un’ottima fase difensiva ma, fatto ancora più curioso, con una rosa completamente in scadenza di contratto al 30 giugno 2012. Ventisei giocatori più lo staff tecnico che a fine stagione dovranno ridiscutere il contratto, con o senza promozione. Caso più unico che raro anche di professionalità.
Di certo i giocatori rossoverdi non potranno mai essere considerati mercenari. Non hanno mollato la vetta nonostante un momento difficile e un futuro incerto. Tre pareggi nelle ultime quattro partite hanno rallentato la corsa, è vero, ma è anche normale in un campionato difficile come quello di Lega Pro dove le energie vanno centellinate al massimo. La Ternana è l’esempio sul campo che lo sport può battere i soldi, la sicurezza, i contratti pluriennali che altro non fanno che impoverire le serie minori. Il progetto rossoverde è stato chiaro fin dall’inizio. Limitare i costi e patti chiari con i giocatori: contratto di un anno e poi si vedrà. Chi ha vestito la maglia della Ternana ha accettato questo progetto curioso ma al tempo stesso innovativo in un periodo dove, per non fallire, bisogna sempre inventarsi qualcosa di nuovo. Il rovescio della medaglia è che a fine anno ci sia il rischio di un’emigrazione di massa, ma fa parte del gioco. L’intento della società è limpido: guardare avanti anno per anno. Il campo le sta dando ragione e i risultati – grazie alla professionalità dei giocatori e di tutto lo staff – non stanno mancando. Terni è tornata protagonista dopo anni difficili, già questo è un piccolo grande trionfo.
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