E’ un Vincenzo Torrente deluso quello che si è presentato in sala stampa, subito dopo il match perso col Benevento. Il suo Bari non è stato mai in grado di impensierire seriamente il Benevento. I pugliesi si sono affidati alle giocate del singolo, ma non hanno mai veramente messo paura.
“Abbiamo fatto un passo indietro rispetto al lavoro fatto nell’ultimo mese – ammette Torrente – Non mi è piaciuto l’atteggiamento della squadra, siamo stati presuntuosi. Spero che queste sconfitte (si riferisce anche alla partita di coppa col Perugia di una settimana fa, ndr) possano servire a farci crescere. In questo momento posso solo capire chi è pronto e chi no”.
Ma non è questa la sua sola consapevolezza. Il tecnico sa che si prospetterà una stagione difficile per tutto l’ambiente e pertanto vola basso. “Sappiamo che è un anno difficile. Si parte con una penalizzazione ma anche con problemi societari. Il nostro obiettivo è azzerare quanto prima la penalizzazione, preparandoci anche al peggio se i punti dovessero aumentare, e salvarci. Per questo non accetto la mentalità vista oggi in campo. Abbiamo fatto un passo indietro e tra una settimana inizia il campionato”.
“La squadra – poi aggiunge – è giovane ed in più non siamo ancora completi. Manca un terzino e ancora qualcosa a centrocampo”.
A molti, inoltre, non sono sfuggiti i fischi indirizzati a Ghezzal. Il tecnico però getta acqua sul fuoco e precisa: “Ghezzal dovrà essere ceduto per poi acquistare quegli elementi che ancora mancano per completare la rosa”.
L’ultimo pensiero di Torrente è indirizzato proprio al club di Vigorito. “Il Benevento mi ha impressionato. E’ una squadra che può lottare, insieme al Perugia, per la promozione. Sono due squadre complete, le metto sullo stesso livello. Probabilmente ce la farà chi avrà più motivazioni”.
di Edoardo Porcaro