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Rifiuti, Lonardo a Colasanto: ‘C’è poco da vantarsi’

Scritto da il 18 gennaio 2012 alle 09:18 e archiviato sotto la voce Ambiente, Attualità, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

 

 

 

‘Premetto che ho grande stima di Lei come uomo, come imprenditore e come politico, indipendentemente dagli schieramenti di appartenenza perché Le va comunque riconosciuta la voglia del fare e l’amore per la propria terra di adozione.’  E’ così che inizia la lettera aperta del presidente dell’Asia Lucio Lonardo al consigliere regionale Luca Colasanto’

‘Ed è appunto per questo che sono sorpreso del Suo malcelato orgoglio per aver contribuito a licenziare il piano regionale dei rifiuti, come Presidente della Commissione Ambiente, un piano che come giustamente ha osservato l’On. Del Basso De Caro “condizionerà la gestione dei rifiuti in Campania per i prossimi 20 anni con conseguenze che rischiano di essere gravi per l’ambiente, la salute dei cittadini, l’economia”. Aggiungo che tale piano è fortemente penalizzante per la nostra Provincia cui ancora una volta verrà data solo la dignità di una propria discarica, ma già noi siamo baciati dalla fortuna solo per avere a disposizione terreni argillosi, mentre gli impianti, e i conseguenti profitti economici, andranno alle zone costiere che la fortuna di avere questi terreni non hanno e sfortunatamente prima o poi, ma più prima che poi, ritorneranno a devastare il nostro territorio, S. Arcangelo docet!. Eppure come rappresentante del nostro territorio avrebbe dovuto sentire la necessità di verificare il contenuto del comunicato stampa del 19\03\2008 poi ribadito in quello del 21\03\2008 in cui veniva assicurato il finanziamento, per il Comune di Benevento, dell’impianto per la selezione multi materiale secco, ex Laser, ma se si fosse chiamato ex lager forse avrebbe avuto miglior fortuna quanto meno sul piano emozionale, e il via libera all’impianto di digestione anaerobica per il trattamento della frazione umida, frazione umida che per questa inadempienza siamo costretti a conferire fuori regione, Puglia,Lombardia,Toscana,Sicilia fate voi, con una enorme lievitazione dei costi di conferimento ormai al di fuori della nostra portata economica. Però, La prego,però, non si trinceri con l’assunto che trattasi di altra gestione: è giusta l’alternanza democratica degli schieramenti, ma la continuità degli atti amministravi e deliberativi deve esserci comunque, ne sappiamo qualcosa noi che al momento dell’insediamento nel 2007 abbiamo dovuto farci carico del pregresso azzerando il capitale sociale per quasi tre milioni di euro. Questa potrebbe essere la storia di quattro persone chiamate Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno :” c’era un lavoro importante da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno l’avrebbe fatto; Ciascuno avrebbe potuto farlo ma Nessuno lo fece. Finì che ciascuno incolpò qualcuno perché nessuno fece ciò che Ognuno avrebbe potuto fare”. Con questo intendo dire che auspico che Lei non rappresenti alcuno di questi 4 personaggi ma che, invece, diventi , insieme a tutta la deputazione locale bipartisan, il paladino delle nostre giuste rivendicazioni per far sì che da pattume della regione Campania per oltre un trentennio, Benevento possa divenire un polo industriale quantomeno per la trasformazione in energia rinnovabile dei propri rifiuti. Non mi sembra che stiamo chiedendo troppo : faccia mente locale e valuti la dislocazione dei termovalorizzatori fatti e a farsi e degli impianti di compostaggio esistenti sul territorio campano. L’unica casella vuota è la Provincia di Benevento, gli unici parìa i suoi cittadini vessati da una TARSU iniqua perché frutto non certo di una mala gestio ma piuttosto di una iniqua distribuzione di finanziamenti perché fin tanto essi non saranno a progetto ma assicurati, invece, per numero di singolo abitante della Provincia, essendo la nostra densità abitativa la più bassa, saremo costretti, ma ci vorranno almeno i canonici 9 mesi, a procreare allo stesso ritmo dei conigli augurandoci che diventi sostenibile almeno l’impegno di spesa del viagra o assimilati, e qui si finisce inevitabilmente a ritornare al caro e, a questo punto, intramontabile” bunga-bunga”.

Si ride, caro Colasanto, per non piangere perché quando eravamo un paese dove l’abbondanza affamava, i dettagli della politica economica potevano essere ben diversi da quelli attuali di un paese dove la prima cura del Governo dovrebbe essere, (giustamente), quella di provvedere ad ovviare alle deficienze, per non esserne colto alla sprovvista’.

Con stima , Lucio Lonardo Presidente ASIA

 

 

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