‘Arriva l’Ici sui beni della Chiesa. Ovviamente non sulle strutture religiose. Ma su quelle commerciali: cliniche, pensioni, scuole. Per l’esenzione non basterà più avere all’interno dell’immobile una struttura religiosa. Questa continuerà a essere esente, ma il fisco guarderà alla destinazione prevalente, individuando un rapporto percentuale, e su tutto il resto si pagherà il dovuto’. E’ quanto scrive in una nota il Presidente Provinciale di Ekoclub International – Luigi La Monaca.
‘Benevento, una delle tante città meridionali, dalle cento chiese, finalmente, dovrebbe avere un po’ di equità fiscale. Certo l’impresa per chi dovrà controllare sarà ardua ma, ci si augura che, anche le tante attività commerciali che, sono allocate in siti di proprietà della Chiesa o le appartengono saranno, giustamente, tassate. A Benevento, molte attività commerciali, usufruiscono di locali appartenenti alla Chiesa. Dopo circa 800 anni d’immunità anche la Chiesa, tra le mura longobarde, sarà tassata. Peccato che dalla tassa sugli immobili, il Comune capoluogo, ricaverà pochissimo mentre, lo stato centrale, incasserà, se ci riuscirà, un bel po’ di soldi. Nel capoluogo sannita a oggi, molti stabili di proprietà della Chiesa versano in condizioni fatiscenti, basta osservare gli stabili nel centro storico che, a differenza di quelli appartenenti a comuni mortali, non hanno ricevuto alcun tipo di manutenzione o restauro. E’ giunto, ad avviso di Ekoclub International, il momento di sollecitare la Chiesa a porre fine allo scempio che, nella città dell’UNESCO, non può più esistere! Se una Chiesa (Santa Sofia) ha dato lustro alla città, non è giusto che la “Chiesa” dia un’immagine di degrado alla città stessa. Ovviamente è comprensibile la difficoltà degli Amministratori cittadini nell’obbligare i restauri, non bisogna dimenticare l’ampio bacino di voti di cui la Chiesa dispone, ma, è pur vero che, alla fine, qualcuno dovrà dare segnali forti per migliorare l’aspetto della città. Naturalmente Ekoclub International apprezza il lavoro della Chiesa nel Paese e nella città di Benevento, ci riferiamo soprattutto al volontariato ma, nello stesso tempo, costata che l’otto per mille che annualmente la Chiesa riceve dalle donazioni degli italiani, solo in una piccola parte è destinato alle attività di assistenza e soccorso mentre, la fetta maggiore degli introiti è destinata alle casse della Chiesa e alla sua banca’.