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direttore Antonio De Cristofaro

Si è tenuto stamani il Convegno “Governance del territorio. Criticità, opportunità e buone pratiche di gestione”

Scritto da il 15 giugno 2012 alle 16:28 e archiviato sotto la voce Ambiente, Attualità. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Il Convegno, promosso dalla Provincia con l’assessore all’ambiente e sviluppo sostenibile Gianluca Aceto e dalla dirigente del Settore Infrastrutture Liliana Monaco, e dalla Associazione Ambiente Mediterraneo, presieduta da Italo Abbate, ha dibattuto il tema della tutela del territorio dai rischi naturali e non ed avviare buone pratiche relative alla tutela degli assetti idrogeologici.

Ai lavori hanno assistito amministratori locali, tecnici ed esperti: il Seminario infatti godeva del patrocinio di: Autorità di Bacino dei fiumi Liri-Garigliano e Volturno, Università degli Studi del Sannio – Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, Ordine dei Geometri, Ordine degli Ingegneri, Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali, Ordine degli Architetti della provincia di Benevento ed Ordine dei Geologi della Campania.

Nelle intenzioni dei promotori il Seminario, partendo da una analisi storica e dalla quotidiana esperienza, voleva sensibilizzare l’opinione pubblica e le stesse Istituzioni sull’uso corretto del territorio. Il presidente dell’Associazione Ambiente Mediterraneo, Italo Abate, nell’introdurre i lavori ha ricordato che diventa sempre più evidente come bisogna intervenire per la salvaguardia delle peculiarità ed unicità delle nostre aree Mediterraneo ed ha proposta buone regole di gestione del territorio. In particolare discutendo sulla governance ed ecologia della Valle Caudina, ha sottolineato la necessità della interconnessione tra i Parchi regionali del Taburno/Camposauro-Partenio, che intercludono la stessa Valle Caudina, al fine di consentire la tutela e lo sviluppo delle biodiversità locali.

Nel corso dell’incontro sono intervenuti, tra gli altri, ad illustrare gli aspetti connessi alle varie discipline che si occupano di tutela del territorio i docenti dell’Università del Sannio Francesco Maria Guadagno e Pasquale De Toro; e Fausto Marra dell’Autorità di Bacino del Liri Garigliano.

Il deputato Mario Pepe, componente delle Commissioni Agricoltura ed Enti Locali della Camera, ha voluto ricordare che è assolutamente necessario un governo di area vasta, non potendosi lasciare al loro destino i territori: in questi ottica non si può sopprimere la Provincia, ha affermato il parlamentare, che con il territorio si identifica intimamente. E’ tuttavia necessario un processo di armonizzazione degli interventi sul territorio evitando sovrapposizioni e duplicati e, spesso, confusione: pertanto, ha spiegato Pepe, è necessaria una iniziativa di alto profilo istituzionale che metta insieme, attorno allo strumento del Piano territoriale di coordinamento, tutti i livelli di governo territoriale locale al fine di individuare un’area territoriale limitata sulla quale sperimentare nuove tipologie di utilizzo del suolo. Questa misura, ha concluso Pepe, consentirà di verificare la reale capacità di programmare e porre in essere tutte le iniziative capaci di prevenire e superare i rischi e le criticità che sono propri di un territorio come il Sannio.

Ha quindi chiuso i lavori l’assessore provinciale Aceto.

“La scelta della governance del territorio – ha detto l’assessore – è una opzione strategica perché occorre governare i processi d’intervento sul territorio per esercitare le buone pratiche di gestione. Questa per noi non solo è stata una indicazione programmatica vuota di contenuti, ma, al contrario, ha portato a risultati concreti nel Sannio. Tali risultati sono: 1) il finanziamento di 10 milioni di Euro per la messa in sicurezza della discarica di contrada Nocecchie di Sant’Arcangelo Trimonte; 2) gli strumenti di programmazione: quali la Mappa del Rischio idraulico ed il Piano di gestione sostenibile dei sedimenti fluviali (che sarà approvato entro l’autunno); 3) le Linee guida per la manutenzione fluviale; 4) il Programma Sviluppo provinciale incentrato sull’acqua, già discusso con gli assessori regionali Cosenza e Romano; 5) il Grande progetto di risanamento dei corpi idrici superficiali affluenti del Volturno che mobilitano risorse per 25 milioni di Euro più 18 di cofinanziamento; 6) il censimento dei pozzi; 7) il monitoraggio delle reti idriche e fognarie (con la cooperazione di un gruppo dei lavoro dell’Università del Sannio guidato dal prof. Guadagno con il progetto “Gemme”); 8) la manutenzione ordinaria dei corpi idrici, anche con il supporto del Consorzio del Sannio Alifano per corsi di formazione professionale al fine della riqualificazione e della specializzazione degli operatori; 9) Piano per l’uso irriguo e potabile dell’acqua dell’invaso di Campolattaro realizzato con l’Autorità di Bacino del fiume Liri Garigliano che è stato presentato al Governo centrale e all’Unione Europea.

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