‘Dopo quattro anni, l’Amministrazione Provinciale di Benevento – si legge in una nota di Luigi La Monaca presidente di Ekcolclub Benevento – si ricorda dell’esistenza di “Ciro”, il piccolo “Scipionix Samniticus”, è proprio il caso di dire: ”Un ritorno al passato”! L’assoluta mancanza d’idee e di proposte per il Sannio, “costringe”, la Rocca dei Rettori a un ritardatario ravvedimento su quanto di buono era stato fatto dalla precedente Amministrazione targata Nardone – Nista. “Ciro”, comunque, è abituato ad aspettare, se solo si pensa che per essere “recuperato” ci sono voluti 130 milioni di anni e, per identificarlo alcune decine. “Ciro” è stato il primo dinosauro ritrovato in Italia. E’ stato rinvenuto nel 1980 dal paleontologo veronese Giovanni Todesco a Pietraroja, cittadina arroccata su una montagna a 840 metri sul livello del mare. L’Assessore alla Cultura della provincia di Benevento, destatosi da un “torpore paleontologico”, si dichiara contento della disponibilità della Dirigente Adele Campanelli della Soprintendenza per un eventuale trasferimento di “Ciro” presso l’ex Convento San Felice sito al Viale degli Atlantici in Benevento, per intenderci meglio l’ex casa circondariale. La zona è priva di parcheggi sufficienti e non si presta certo a un flusso agevole delle migliaia di turisti che dovrebbero visitare il “reperto”, non c’è spazio nemmeno per il parcheggio di un autobus ed è un’arteria importante per chi deve recarsi, con urgenza, al pronto soccorso del “Rummo”. Molte persone non sanno, e ci auguriamo che tra questi non ci sia l’Assessore Falato, che Scipionix Samniticus “giace” dal 2005 in un magazzino della Soprintendenza di Salerno e che, quello che si può ammirare a Pietraroja è una riproduzione del fossile originale. “Ciro” si è spostato solo un paio di volte, in occasione dell’inaugurazione del Paleolab e per essere esposto a Bologna e a Milano. A Milano, attualmente, è possibile osservare un’altra copia, simile a quella di Pietraroja, che è esposta al Museo di Storia Naturale. Conservare “Ciro”, in modo che non si alterino le sue peculiarità, richiede degli accorgimenti importanti e costosi poiché è l’unico dinosauro al mondo in cui siano visibili, oltre alle parti dure (ossa, denti, gusci, unghie), anche diverse parti molli, come l’intestino (con resti dell’ultimo pasto), il fegato, la trachea, gli occhi, la pelle e fasci di fibre muscolari del petto, tutte parti che devono essere protette a partire dalla temperatura per finire all’attacco dei fattori ambientali. Guardando o stato in cui versano i musei gestiti dalla Provincia, l’impresa sembra ardua. Ekcolclub è convinta che l’originale di “Ciro” potrebbe ritornare a Pietraroja, dove è stato realizzato un Museo bellissimo grazie all’inventiva dell’ex Presidente della Provincia di Benevento On. Carmine Nardone e dalla maestria di Paco Lanciano. A Pietraroja c’è un’interessante e bellissima area geopaleontologica, un percorso scientifico e culturale che, solo se pubblicizzato e reso più accessibile, potrebbe diventare un punto di rifermento per gli scienziati di tutto il mondo e per tutti gli istituti scolastici d’Italia e non solo. La “location” è importante ma, per il “decollo” del museo, altri sono gli accorgimenti da mettere in atto, non certo lo spostamento del fossile. Ekcolclub Benevento e il suo Presidente Luigi La Monaca, intendono ringraziare il Sindaco di Pietraroja per l’attenzione e la sensibilità dimostrata per la realizzazione del Paleolab ma, un ringraziamento particolare ai giovani di Pietraroja che hanno reso possibile la fruizione del sito museale, affrontando una serie di sacrifici immani che vanno dal non essere retribuiti a fare la colletta per acquistare il gas per riscaldare la struttura. “Ciro” deve tornare in originale a Pietraroja e, se non sarà possibile avere l’originale, il Paleolab deve restare dov’è e, la Provincia, se ne è capace, deve far decollare il museo e non solo quello dedicato a “Scipionix Samniticus”.
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