Presentati stamani nella Sala del Consiglio Provinciale di Benevento alla Rocca dei Rettori i risultati del monitoraggio della discarica rifiuti di contrada Nocecchie in Sant’Arcangelo Trimonte in ordine sia alla stabilità del versante, sia all’eventuale grado di contaminazione delle acque superficiali dell’area.
Il monitoraggio, voluto dalla Provincia di Benevento, ha dato esiti “rassicuranti”, come ha dichiarato l’assessore provinciale all’ambiente Gianluca Aceto che ha presentato gli studi insieme all’amministratore della Samte, Giovanni Zarro, al Direttore e al geologo del Marsec Roberto Tartaglia Polcini e Mariano Focareta, al geochimico prof. Domenico Cicchella e al prof. Francesco Guadagno della Facoltà di Scienze Naturali dell’Università del Sannio.
La raccolta dei dati scientifici sul versante e sulle contaminazioni, curata dall’Ateneo sannita e dal Marsec, Società partecipata dalla Provincia, con la verifica, per quanto concerne la eventuale presenza di inquinanti nelle acque, affidata ad un Laboratorio canadese, dotato di Certificazione di Qualità Internazionale, e calibrati sui parametri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, oltre che, ovviamente, su quelli previste dalle leggi italiane, è stata una “precisa scelta politica” – ha detto Aceto: “non avevamo alcun obbligo dettato dalla legge per ordinare queste rilevazioni, ma ritenevamo di doverlo fare perché la discarica di contrada Nocecchie è un insediamento che deve essere tenuto costantemente sotto controllo”.
L’amministratore della Samte Zarro ha sottolineato come, in questo momento, quello che preoccupa la Società è ancora il sequestro dell’impianto da parte della Magistratura, che si accompagna alla difficoltà di realizzare tutta l’impiantistica necessaria per una efficiente gestione del ciclo dei rifiuti.
L’assessore Aceto ha aggiunto che l’incertezza normativa che tuttora persiste sul ciclo della rifiuti costituisce un ulteriore problema per il territorio sannita.
Per quanto riguarda la stabilità del versante, soltanto uno dei numerosi sensori a terra collegati, tramite una Stazione installata nell’area, alla rete dei satelliti, ha rilevato, nell’arco temporale delle misurazioni fissato con cadenza mensile, uno scostamento lievissimo e, comunque, definito dai tecnici “non preoccupante”.
Per quanto riguarda invece le acque, quelle in prossimità dell’impianto non hanno dato alcun riscontro circa sostanze pericolose per la salute umana, mentre la presenza di nitrati è stata rilevata in aree a monte della discarica e distanti dalla stessa derivanti dall’attività antropica (uso di fertilizzanti in agricoltura).