‘Mentre si rincorrono ipotesi e certezze, tra Procura e Corte dei Conti, la città appare ferma nell’attesa’. A dichiararlo il Forum permanente sulla città e sulla provincia di Benevento di “Territorio è Libertà”.
‘Eppure, a prescindere dai risvolti giudiziari e contabili – si legge nella nota – ci sono già tutte le condizioni per una reazione forte, per una levata di scudi da parte dei tanti cittadini onesti e vogliosi di cambiamento.
Eppure, è come se la società sannita, in particolare la “borghesia” beneventana, preferisse non sapere pur sapendo, non conoscere pur conoscendo, rimanere all’oscuro di tutto, o meglio (per non dire peggio) sembra preferire la strada della rassegnazione.
Ebbene, questa assuefazione al malaffare, questa pacata rassegnazione al “tanto noi che possiamo fare”, è davvero preoccupante soprattutto dal punto di vista sociale. Ed infatti, vi è un arretramento non solo dal punto di vista politico, ma purtroppo anche dal punto di vista sociale. Le coscienze sembrano atrofizzate, sembra che nulla più possa turbare il lento morire della città.
Eppure siamo convinti che la maggioranza della gente, quella onesta, lavoratrice e purtroppo silente forse anche per le numerose preoccupazioni quotidiane che si trova ad affrontare, avverte il bisogno di una rinascita, di una nuova energia positiva che la liberi dal torpore e dalle negatività che la attanagliano.
E’ necessario un colpo di reni da parte di tutta la società sana, per poter contrastare l’illegalità e, quel che è peggio, l’assuefazione a molte pratiche becere a cui siamo stati, nostro malgrado, abituati e che portano ad una morte certa della città.
La “mala gestio” non la si sconfigge solo nelle aule dei tribunali, ma unitamente alle coscienze sociali. Con forza ed orgoglio è necessario rivendicare una nuova identità della città. Rianimiamo il dibattito su una nuova idea; riattacchiamo la spina e svegliamo le nostre coscienze per riappropriarci di Benevento, per troppo tempo in balia di una gestione dissennata. La città è nostra, ci appartiene’.