“I ritardi e la mancanza di certezze nei pagamenti delle domande PSR hanno superato il limite di sopportazione, nessuna domanda fatta dai tabacchicoltori è stata pagata dal 2010 ad oggi. Non possiamo più attendere, adesso vogliamo risposte concrete”.
E’ quanto sostiene il presidente della Coldiretti Benevento, Gennaro Masiello che con una nota formale si è rivolto al Coordinatore regionale e provinciale del settore tecnico dell’assessorato Agricoltura, Francesco Massaro, per evidenziare i danni che stanno subendo i coltivatori sanniti circa i mancanti pagamenti del PSR previsti per le misure del tabacco.
“Ad oggi – aggiunge Masiello – l’applicazione delle misure è disastrosa; nessuna azienda ha potuto presentare un piano per aumentare la competitività o per una vera innovazione di processo della coltivazione nell’ambito della misura 124, perché confusa e farraginosa. Tutte le 1199 domande presentate per la misura 144 dai tabacchicoltori sanniti, che doveva essere di semplice applicazione e il cui primo pagamento doveva essere effettuato entro il 2011, sono ancora in attesa dell’esito dell’istruttoria regionale e non si comprende neanche se esiste una sufficiente copertura finanziaria che dovrà essere superiore a 18 milioni di euro rispetto ai solo 7 milioni inizialmente previsti. Per la misura 214, la situazione è, se possibile, ancora più preoccupante; le prime domande sono state presentate nel 2010, nell’anno successivo sono cambiate le regole e le aziende hanno continuato a presentare domande ma ad oggi sono ancora in attesa di ricevere una comunicazione”.
Nella sua nota Masiello mette in discussione l’intera applicazione del PSR/Campania ricordando il mancato finanziamento degli interventi istituzionali nei Progetti Integrati di Filiera e la perdurante assenza di copertura finanziaria delle misure 211 e 212 circa il sostegno di Indennità compensativa per gli svantaggi strutturali ed ambientali.
Secondo Masiello “Nel PSR 2007-2013 le risorse che derivavano dall’ocm tabacco e che dovevano essere utilizzate per le aree interessate alla coltivazione erano superiori ai 400 milioni di euro, compreso il cofinanziamento. Mi chiedo come sarà possibile per la regione dimostrare alla Commissione UE di aver speso correttamente le risorse previste per il tabacco ad un anno dalla scadenza dei programmi.”
“Una situazione del genere – si legge nella lettera – che mortifica tutte le attese dei nostri imprenditori, in un momento di forte crisi dell’economia nazionale, alimenta una condizione esplosiva di malessere e di agitazione che sicuramente potrà sfociare in azioni e manifestazioni non facilmente controllabili nei confronti di un sistema regionale e di gestione dei fondi comunitari attendista e sordo alle esigenze dell’attività di impresa.”
“La Coldiretti – conclude la nota – non si disdegnerà di attuare tutte le azioni e strumentazioni sindacali per difendere le imprese agricole del Sannio”.