“Preoccupa enormemente la situazione del settore trasporti nel Sannio. A leggere la sequenza di tagli a cui periodicamente assistiamo sembra quasi che in Regione Campania ci sia un disegno preciso per penalizzare le aree interne. I servizi ferroviari sono ridotti al lumicino, andando così a peggiorare la storica condizione di difficoltà della provincia di Benevento che è già gravemente compromessa per il gap infrastrutturale a cui non è stato mai posto rimedio. Siamo dinanzi a provvedimenti iniqui e bene ha fatto il sindacato a protestare con vigore per richiamare l’attenzione sul problema. Colpisce, invece, il silenzio delle Istituzioni e della pubblica opinione che dovrebbero essere maggiormente sensibili in quanto i tagli dei collegamenti ferroviari corrispondono a ulteriori disagi per la popolazione locale. Il mio è un appello alla mobilitazione in quanto la Regione deve smetterla di applicare un criterio numerico nell’assegnazione di fondi e servizi. Le aree interne meritano un trattamento diverso e non possono essere il fanalino di coda in ogni circostanza.
Ovviamente tale quadro diventa maggiormente compromesso qualora dovesse andare in porto la soppressione della Provincia di Benevento. In queste ore sembrano assottigliarsi i margini per la sopravvivenza del Sannio eppure occorre lottare fino alla fine per difendere la nostra autonomia. Credo sia difficile pensare di poter procedere con gli accorpamenti territoriali in quanto si innescherebbero meccanismi difficili da controllare. Basta pensare alla guerra tra poveri che si è scatenata con Avellino sul futuro capoluogo o su ciò che succederebbe in caso di accorpamento con Caserta: il Sannio sarebbe destinato allo smembramento. E’ evidente, quindi, che la partita è tutta politica ed occorre aprire un confronto positivo che ci consenta di portare avanti un modello regionale fondato sulla città metropolitana e quattro province. Il Sannio deve continuare ad avere la propria autonomia territoriale per rappresentare i bisogni di un’area già fortemente ai margini ed oggi messa duramente alla prova dalla crisi economica”.