Le interviste dallo spogliatoio. In sala stampa hanno parlato il tecnico Martinez e i calciatori Mancosu, autore del gol partita, e Marchi.
Mister Jorge Martinez analizza così la partita:
“L’idea di gioco era quella di avere, in fase di non possesso, superiorità numerica in tutti i raparti. Chiaramente questo comporta del tempo e più lucidità. Sono comunque contento per la prestazione dei miei ragazzi. Nel secondo tempo la fatica si è fatta sentire e siamo un po’ calati sia fisicamente che mentalmente, ma nonostante questo siamo riusciti a vincere. Sono soddisfatto. La vittoria la dedichiamo a Carmelo Imbriani”.
Il tecnico sudamericano si sofferma poi sul ruolo del trequartista, spiegando anche le caratteristiche tecniche dei suoi calciatori e i piani per il futuro. “Per me il trequartista è quel giocatore che si muove tra le linee e crea la superiorità. Noi oggi in campo ne avevamo addirittura due Mancosu e Montier, due calciatori che possono entrambi giocare in mezzo al campo sia da esterno che da interno, scambiandosi continuamente i ruoli. E non solo loro. Più in generale ho calciatori che in campo possono ricoprire più ruoli, difficilmente catalogabili. Marchi ad esempio per le sue capacità non può essere definito solo come un esterno. Inoltre è anche un ragazzo generoso che rientra a dare una mano al reparto arretrato. A Carobbio e De Risio avevo invece affidato il compito di giocare un po’ più bassi, ma hanno dato una mano anche in fase di impostazione. Quale la nostra strategia? Resta sempre quella di conservare un buon possesso palla e di creare la superiorità. E’ ovvio che per riuscirci bisogna essere supportati da un’eccellente forma fisica. La passata stagione eravamo un po’ prevedibile, quest’anno ho in rosa atleti polivalenti e non voglio dare punti di riferimento”.
Il discorso cade quindi inevitabilmente sul Livorno, ma al tecnico interessa solo che i ragazzi facciano bene, giudicando il test stimolante per la loro crescita. “Contro il Livorno sarà una partita importante e motivante. Noi cercheremo di far bene anche lì, senza perdere la nostra identità. Queste partite sono importanti soprattutto per crescere. Confrontarti con un avversario di una categoria superiore è stimolante e non può far altro che bene”.
E’ comunque soddisfatto Jorge Martinez per come è andata contro il San Marino. “Sono soddisfatto perché a questo punto della stagione ancora non si è pronti. Abbiamo fatto una preparazione intensa e in campo c’erano ben cinque giocatori nuovi che si sono mossi bene. La loro intesa coi compagni è stata buona. Abbiamo sempre conservato la nostra identità di gioco. Solo nel secondo tempo abbiamo perso in qualche circostanza il controllo della gara perché stanchi e poco lucidi; ma ripeto a questo punto della stagione mi ritengo soddisfatto. Non so a che percentuale stiamo. So solo che i ragazzi possono crescere ancora tanto”.
Parole d’elogio, infine, il tecnico uruguagio le spende per Montiel e De Risio. Del primo dice: “Montiel è un calciatore importante per questa squadra alla stregua degli altri. Lo conosco bene e so che può dare molto di più di quanto ha fatto vedere oggi. Josè darà molte soddisfazioni vedrete. Quale il suo vero ruolo? Lui può giocare molto più avanti ma gli piace partire da dietro, ma anche allargarsi e spaziare su tutto il fronte d’attacco”. Stessa trama per il secondo, sul quale aggiunge: “De Risio è un giovane di grande prospettive che può giocare difensore, centrocampista ed anche mezzala. Oggi ha fatto un lavoro eccezionale, dando copertura ed anche geometrie in fase d’impostazione. E’ un giovane da tenere d’occhio sul quale forse si è giudicato troppo in fretta in passato”.
“Oggi è andata bene – dice l’esterno sardo Marco Mancosu – Il gol è in buona parte di Bolzan che ha messo una palla al centro perfetta che ho dovuto solo mettere dentro. La nostra prova? Buona. Abbiamo sempre fatto quello che il mister ci ha chiesto e cioè far girare la palla. Nel secondo tempo siamo un po’ calati .
Mi auguro di poter ripetere la stagione fatta l’anno scorso a Siracusa. Spero che la tifoseria abbia però la pazienza di aspettare, dandoci la possibilità di lavorare in tranquillità.
Col Cagliari? In realtà volevo giocare in B ma qui a Benevento è come starci. Spero di poterci arrivare con questa maglia perché credo che sia stata la scelta migliore che avessi potuto fare”.
“Non mi è sembrato di scendere di categoria, ma addirittura di salire”. Così Ettore Marchi ai giornalisti presenti in sala stampa. “Ho caratteristiche più di movimento – spiega l’ex Sassuolo – non mi piace giocare spalle alla porta, ma quando c’è grande entusiasmo non conta tanto la posizione quanto raggiungere l’obiettivo. L’importanza di questo match? Al di là del valore della competizione, per noi era fondamentale passare il turno per affrontare una squadra di categoria superiore ed avere un ulteriore test di un certo valore, in vista del campionato”. Un test che metterà alla prova la preparazione dei ragazzi di Imbriani e Martinez e servirà a fare il punto sulla loro preparazione in attesa del fischio d’inizio del torneo il prossimo 2 settembre.
Di Edoardo Porcaro