«Sul semi-presidenzialismo sono d’accordo da qualche decennio». Lo dice il presidente dei senatori di Coesione Nazionale, Pasquale Viespoli, annunciando l’adesione del gruppo composto da 13 senatori, all’emendamento presentato dal PdL.
«Quello che a noi sta a cuore – spiega Viespoli – è l’approdo finale. Se è quello semipresidenzialista, va benissimo. In caso contrario, trova ancor più vigore la nostra proposta di percorso costituente per la riforma».
«Quella sul semipresidenzialismo – aggiunge Viespoli – è l’indicazione precisa di una direzione di marcia. E noi su quel modello siamo d’accordo. Ma è chiaro che se dovesse fallire, non è che possiamo tornare – sottolinea con una battuta – al “semi-premierato” scaturito dal lavoro della prima Commissione». «Il nostro via libera al semipresidenzialismo comporta, per la regola della non contraddizione, che non voteremo – conclude Viespoli – il testo uscito dalla commissione Affari costituzionali».