La esclusione di Altrabenevento dalla Conferenza dei Servizi indetta dalla Provincia, non sana le illegittimità del PUC e le contraddittorie modifiche del PTCP richieste dell’ASI. Imbarazzato silenzio delle associazioni ambientaliste, di SEL e Italia dei Valori.
La Provincia aveva convocato per questa mattina la Conferenza dei Servizi sulla compatibilità del PUC al PTCP, ma Altrabenevento è stata esclusa, nonostante fosse titolata a parteciparvi ai sensi della L.R. n.16/04 e della 241/90. A richiesta del Presidente Cimitile il segretario della Provincia, Uccelletti negava l’accesso senza fornire la benché minima motivazione dimostrando a quale punto sono ridotte le amministrazioni cittadine tanto da dover ricorrere a simili puerili mezzucci pur di non sostenere il confronto con i cittadini che pure più volte hanno dato prova di partecipazione e competenza nei procedimenti di pianificazione.
Comprendiamo anche la deliberata esclusione di Altrabenevento in favore invece dell’ammissione del Consorzio A.S.I che al contrario dell’associazione non ha neppure partecipato al procedimento del PUC di Benevento.
Si sono chiusi in un stanza solamente i rappresentanti di Provincia, Comune, ASI e Regione come se la pianificazione territoriale e la tutela dell’ambiente fosse interesse per pochi.
Di certo questo atteggiamento non sana le numerose illegittimità del PUC, già denunciate da Altrabenevento, e le tante contraddizioni del PTCP che è stato recentemente adottato dalla Giunta Provinciale con diverse modifiche che ne hanno snaturato la prima versione del 2009, fino al punto da prevedere la edificazione anche nei corridoi ecologici con norme che di volta in volta consentono agli amministratori locali di decidere se autorizzare o “limitare” le nuove costruzioni o gli ampliamenti.
Clamorose sono le modifiche delle Norme Tecniche di Attuazione che consentono nuove costruzioni nelle aree ricadenti nella zona industriale di Ponte Valentino, alla confluenza dei fiumi Calore e Tamaro compreso il lotto assegnato alla Luminosa. Questo indebolisce notevolmente l’azione di contrasto alla costruzione della Centrale a turbogas e contraddice le motivazioni dei ricorsi al TAR di Provincia e Comune di Benevento, pur di consentire, come preteso dall’ASI, l’ampliamento dello stabilimento della Mondosider collocato il zona alluvionale e che la prefettura prevede di evacuare in caso di piena.
Ora sarebbe il caso di conoscere il parere delle altre associazioni ambientaliste, di SEL che ha da poco indicato un proprio rappresentate nel Consiglio di amministrazione dell’ASI e Italia dei Valori, partito che fa della difesa della legalità il suo cavallo di battaglia.
per Altrabenevento -Sandra Sandrucci e Vincenzo Fioretti