‘La città di Benevento, la nostra città – scrive in una nota Ciro Vallone – Coordinatore Povinciale diGrande Sud Benevento – non mi sembra aver tenuto fede agli impegni per renderla accogliente, fruibile, e vivibile alla luce dell’insigne riconoscimento internazionale.
La città è morta ed è soffocata da una cappa di indifferenza, a peggiorare la situazione è la mancanza di tabelloni all’ingresso dellà città che ricordano a noi cittadini e ai turisti che Benevento è città dell’UNESCO.
Ed aggiungo che la Chiesa S.Sofia, patrimonio dell’Unesco non è adeguatamente pubblicizzata, e non collocata nel network turistico.
E’ vero che c’è la crisi, ma bisogna trovare le energie e le iniziative per superarla, basta poco appunto…basta iniziativa e buona volontà!’
Avere un riconoscimento internazionale, quale l’ Unesco, è già una gran “pubblicità”. Personalmente ritengo sia necessario iniziare a far CONOSCERE Il complesso monumentale attraverso, più che il dio Marketing, la sua CULTURA, la storia, il valore artistico (valore non economico quindi). La domanda da farsi piuttosto è “Perché Santa Sofia ha ottenuto un simile riconoscimento?” Mi auguro dal più profondo che i beneventani sappiano la risposta. Altrimenti iniziate, fin da ora, a sensibilizzare le scuole e i giovani con visite gratuite.