La sua voce ha accompagnato, per quasi 50 anni attraversando due secoli, generazioni di italiani cresciuti canticchiando, ora le sue fiabesche canzoni come “attenti al lupo”, ora i suoi brani più impegnati come “caruso” passando per l’indimenticabile “4 marzo 1943” che, come per un gioco del destino, è la sua data di nascita e, proprio domenica prossima, sarebbe stato anche il suo sessantanovesimo compleanno.
Inutile dire che si parla del grande cantautore bolognese Lucio Dalla e della sua improvvisa scomparsa per un infarto che lo ha colpito, ieri, durante una tappa del suo tour mondiale.
Una perdita che commuove l’Italia intera, nessuno escluso. “Un uomo, un artista che ha saputo unire nel segno delle sue indimenticabili e toccanti canzoni”. Cosi si è espresso anche il Sindaco della città di Sant’Agata de’Goti, Carmine Valentino, che ha voluto commentare da palazzo San Francesco, sede della casa comunale, la notizia rimbalzata immediatamente su tutti i principali media nazionali e stranieri.
Ricordiamo che l’artista bolognese è stato più volte nel Sannio, sia in concerto che come direttore artistico di festival ed eventi culturali. Nel maggio del 2006 il cantautore girò a Sant’Agata de’ Goti alcune scene del film Quijote di Mimmo Paladino, vestendo i panni di Sancho Panza. Proprio nella città saticulana lo ricordano in tanti per la sua simpatia, per le sue battute di spirito e per i modi cordiali con i quali avvicinava le persone.
“Con Dalla si spegne, ha proseguito Valentino, un cantautore che ha fatto sognare e riflettere tutti noi, dalla fanciullezza, all’adolescenza, fino alla maturità. Le sue note e le sue parole resteranno per sempre nella storia di questo paese perchè lui ha contribuito a farlo sentire il paese di tutti gli italiani, di tutte le classi sociali, di tutte le età, attraversando il tempo con la sua arte eterea ed inarrivabile ma così vicina, semplice, umilmente unica”.
Non resta che scrivere di un italiano amico, così, per distrarsi un po’.