Daniele Gargano, Segretario Provinciale dei Giovani Socialisti di Benevento, esprime la propria solidarietà nei confronti dei parenti delle vittime sul lavoro. E’ impossibile, in questo primo Maggio, non ricordare tutte quelle persone che hanno perso la propria vita grazie a condizioni prive di qualsiasi requisito di sicurezza sul posto di lavoro. Un pensiero particolare è necessario rivolgerlo però, anche a quella fetta crescente di popolazione, che avendo perso un posto di lavoro, non vede altro che il suicidio come fonte di soluzione dei propri problemi di natura economica. I dati che leggiamo purtroppo sono allarmanti e non vanno trascurati o lasciati nel dimenticatoio, perché parlano di un fenomeno in forte aumento nell’ultimo biennio, che vede interessati specialmente imprenditori costretti a chiudere la propria attività, e lavoratori licenziati. Tutto ciò scaturisce dalla crisi economica che purtroppo stiamo vivendo in quest’ultimo lustro e che non accenna ad acuirsi, ad un governo Berlusconi che ci ha lasciato in eredità una situazione a dir poco imbarazzante, e a questo governo Monti che chiede di continuo sacrifici agli italiani, specialmente alle fasce meno abbienti contro ogni principio di equità sociale, lasciando gli imprenditori soffocati nella morsa del fisco, costringendoli a chiudere le proprie imprese e non ad investire, ed i lavoratori, disoccupati e non, senza alcuna speranza che possa far prevedere uno sviluppo dinamico che possa sbloccare la situazione nel mondo lavorativo. Il mal governo Berlusconi ha di sicuro lasciato in eredità un buco economico ed un debito pubblico crescente, ma a questo governo Monti, sarebbe lecito chiedere una riforma che possa garantire equità e sviluppo,che possa proiettarci fuori da questa ormai imminente fase di recessione che ci vede protagonisti.
Il partito socialista di Benevento e la federazione dei Giovani Socialisti, si dichiarano al fianco di coloro che hanno vissuto il dramma di una “morte bianca” in famiglia, al fianco di coloro che hanno vissuto il dramma di un suicidio di un proprio familiare per motivi economici, ed al fianco dei tanti lavoratori che mai come adesso vedono il proprio futuro incerto e nebuloso.
I dati che parlano di 300 aziende chiuse nel Sannio nell’ultimo anno, certo non possono lasciare spazio a rosee previsioni anche nel capoluogo sannita, dove la crisi economica si avverte maggiormente come in tutto il centro-sud. Ricordiamo in quest’ultimo anno la crisi del polo tessile di Airola, o la chiusura di diversi stabilimenti ed aziende nel capoluogo che hanno lasciato centinaia di persone senza un posto di lavoro e gettato migliaia di famiglie nello sconforto. Proprio per questo ci si aspetterebbe da questa amministrazione comunale una maggiore vicinanza e attenzione verso questi aspetti che la nostra città vive da vicino, che non terminino il giorno successivo della mandata elettorale, ma trovino un suo proseguo anche durante i cinque anni di governo e do amministrazione della città.
Concludo – prosegue Gargano – nella speranza che nessuno dimentichi i lavoratori ed i propri diritti, e che questo giorno, e questa situazione di crescente disagio, siano da monito per una politica nazionale e locale al fianco di chi cerca con dignità e dedizione, di assicurare a sé ed alla propria famiglia un futuro meno incerto.
COMUNICATO PER I COMPONENTI LA COMMISSIONE FINANZE e BILANCIO della CAMERA .
Esimii PRESIDENTI , Onorevoli COMPONENTI
FERMATE I SUICIDI, SALVATE LE PICCOLE IMPRESE, RICOMPONETE LA SERENITA’ nelle FAMIGLIE ITALIANE.
con la convinzione nella conoscenza circa le cause che stanno determinano le difficoltà che stanno aggravando queste negatività all’interno di una società Civile ed Avanzata come la nostra , che ci permettiamo di esortarVi a valutare le RAGIONI VERE, che non sono i TRIBUTI EVASI e non DICHIARATI, che condanniamo ed insieme a Voi perseguiamo, quanto invece quelli DICHIARATI ed oggi impossibilitati ad essere ONORATI per le ragioni, che in parte ci permettiamo di porre alla Vostra capace attenzione. Esse formano il bagaglio dell’Indebitamento dal quale è difficile uscirne. Ancora più grave ed anche perché se ne fa fatica d’informazione nell’affettuoso ambiente familiare, da come è anche emerso durante commenti di cronaca , perché sono diventati elementi di vergogna tanto da non farlo diventare l’Oggetto del Dibattito di Causa .
Questa Proposta che inciderebbe positivamente sui rapporti Cittadino Istituzioni, darebbe l’opportunità di far riprendere un dialogo produttivo nell’essenza dei ruoli per un PERCORSO di RISANAMENTO il quale produrrebbe nuova fiducia nelle Istituzioni positivizzando le ATTIVITA’ per far riprendere la PRODUZIONE del REDDITO.
Non sottovalutate questo Documento, racchiude in se la chiave di volta a quanto sta avvenendo.
Intervenire sui DEBITI vuol dire INPS, INAIL, ENTI ASSISTENZIALI E BILATERALI, EQUITALIA.
Questo produrrebbe anche il ripristino ed il CONCEPIMENTO di un nuovo PATTO SOCIALE STATO-ISTITUZIONI CITTADINO-CONTRIBUENTE.
Vi ringraziamo per averci voluto leggere augurandoVi buon lavoro.
PdL n° 3804 On. Polledri, Stucchi, Reguzzoni Pionati
MANIFESTO “ LIBERA l’IMPRESA ”
MANOVRA PER LO SVILUPPO A COSTO ZERO
Premessa
La Crescita è il sinonimo della Produzione, la Produzione è il sinonimo di Creazione di Reddito, Creazione di Reddito è il sinonimo di PIL, PIL è il sinonimo di abbassamento del DEBITO PUBBLICO, ABBASSAMENTO del DEBITO è il sinonimo di PAGARE MENO INTERESSI, pagare meno interessi è il sinonimo di mettere a disposizione CIFRE IMPORTANTI derivanti dagli interessi risparmiati per CREARE INVESTIMENTI nel tessuto SOCIALE, il tessuto sociale è il sinonimo dell’ECONOMIA DIFFUSA, quindi che investe tutti i CETI SOCIALI. Ma tutti questi SINONIMI resteranno tali se non si passerà agli investimenti nel RISANAMENTO DEL TESSUTO PRODUTTIVO
CARTA D’IDENTITA’ DEL DEBITO. (CASISTICHE )
· L’assenza di norme STRUTTURALI, le quali obbligano e regolamentano il rapporto dare -avere o come committente – esecutore, diventano elementi penalizzanti delle REDDITUALITA’ e degli ADEMPIMENTI.
· L’inefficienza del sistema GIUSTIZIA CIVILE non consente di poter RECUPERARE i CREDITI da PRODUZIONE . Un Credito non riscosso comporta una pianificazione da tre a cinque anni per gli adempimenti omessi dovendo produrre nuovo reddito con il quale poter pagare.
· Le Pubbliche Amministrazioni non PAGANO i Fornitori e gli Operatori nei tempi derivanti dai CONTRATTI tra le parti .
· Il PATTO DI STABILITA’ lo hanno dovuto sopportare i BILANCI delle AZIENDE.
· Ed ancora , come se non bastasse , l’impossibilita di essere regolari per ottenere il DURC (documento unico di regolarità contributiva) vietando così la possibilità di LAVORARE.
· AMMINISTRAZIONI PRIVATE senza stato di RESPONSABILITA’ con gli OPERATORI alla MERCE’ di RICATTATORII sistemi COMPORTAMENTALI . Il sistema della Riqualificazione e Ristrutturazione del Patrimonio Abitativo Privato genera il 65% del PIL dell’intero settore Edile,
· Come se non bastasse, EQUITALIA con un sistema Sanzionatorio, frutto di Norme di derivazione Parlamentare, la quale crea pregiudizio per ottenere linee di CREDITO e difficoltà di RIENTRARE DALLO STATO DEBITORIO DICHIARATO E’ NON EVASO.
· Non ultimo il binomio DIRITTO – DOVERE che dovrebbe essere determinato dall’efficienza delle LEGGI delle TUTELE ma che non trova nelle stesse il parallelismo necessario per la pariteticità del risultato e del rapporto. Alcune , non TUTTE le CAUSE.
I punti QUALIFICANTI della PdL n° 3804
QUESTO NON E’ UN CONDONO, MA UN PROGETTO PER LO SVILUPPO
Vantaggi per il CONTRIBUENTE
· Pagamento dello stato originario del Debito
· Eliminazione delle Sanzioni , Interessi ed Aggi
· Pagamento del 10% di sopratasse sul Debito Originario
· Ripresa della possibilità di poter accedere alle Linee di Credito (oggi impossibile per il perdurare dello stato delle pregiudiziali inibitorie, è causa di USURA).
· Ripresa della produzione con costituzione di nuova redditualità Riassunzione delle figure qualificanti l’attività (dipendenti)
· Recupero del Contribuente del suo Valore Sociale e Morale
Vantaggi per lo STATO
· Recupero del 90% dello stato di credito vantato in tempi ragionevoli con l’immediatezza di introitare capitali senza che l’Ente preposto alla riscossione e di conseguenza anche lo Stato fossero gravati da spese e procedure ( in 20 anni non più del 50% oggi la media del recupero del pregresso si aggira intorno al 2,5% su base annua )
· Recupero del 10% come stato sanzionatorio
· Risparmio degli importi da sostenere per finanziare gli Ammortizzatori Sociali (CIG e DISOCCUPAZIONE, MOBILITA’ (mediamente lo Stato ne finanzia il triennio di legge)
· Ripresa Economica per la nuova Redditualità del Sistema Produttivo
· Ripresa dei Consumi e Beni Strumentali quindi con ripresa dell’industria manifatturiera pari a quella generata dalla Legge 449 sulle ristrutturazioni
· Introito IVA sui consumi e acquisti
· Ripresa del Mercato Interno dal quale è risultante il 75% del PIL
· Assenza di cancellazioni e fallimenti delle Imprese
· Le imprese che si cancellano dagli elenchi camerali diventano Lavoratori in Nero perché con l’eventuale assunzione rischierebbero il 1/5 dello stipendio
· Le cancellazioni diventano l’iscrizione di nuova azienda con la quale operare per togliere i debiti della precedente attività , conseguenza che dopo tre anni va in crisi la nuova attività
· I punti qualificanti di questa proposta interessano il 75% delle partite IVA , con particolare incidenza in quelle con Storia e con Dipendenti.
REGOLAMENTO di DIFFERENZIALE APPLICATIVO
· IL 10% per importi dichiarati
· IL 20% per importi derivanti DA EVASIONE ACCERTATA ed ACCLARATA.
Documento Elaborato da Giovanni Bevacqua
Presidente Regionale Calabria Confartigianato Edilizia e Coordinatore Nazionale Gruppi di Proposta
Eventuale contatto 366 3017413 337 871541 0961 794426
http://www.clubpanterarosa.com/dblog/articolo.asp?articolo=258
http://www.camera.it/_dati/lavori/stampati/pdf/16PDL0048990.pdf