Caro presidente, colgo l’occasione per esprimerti la mia soddisfazione in merito all’esito del ricorso al Consiglio di Stato che ha restituito efficacia al decreto da me firmato nel novembre del 2006.
Questa vittoria, seppur ottenuta grazie ad un pronunciamento sul metodo e non nel merito, dimostra che in tale particolare caso il lavoro di squadra ha pagato. Purtroppo da parte di noi politici non è stata messa in campo la stessa unità d’intenti per altre battaglie a difesa del territorio che ci hanno visto invece soccombere. Credo siano maturi i tempi per avviare una profonda riflessione su quest’aspetto e cercare di salvaguardare quelle poche occasioni di crescita e sviluppo che ancora ci restano. Quando, in qualità di Ministro della Giustizia, presi la decisione di insediare a Benevento la sede per il Mezzogiorno della Scuola di Alta Formazione per Magistrati, non lo feci per mere ragioni campanilistiche. Ero convinto che la città di Benevento avesse tutte le potenzialità, oltre che una adeguata ricettività, per ospitare una struttura di tale rilevanza, gli uffici ad essa collegati, il corpo docente e i numerosi magistrati corsisti. Certo, il fatto che proprio Benevento rispondesse a tutti i requisiti necessari per l’idoneità mi aiutò non poco nella pur sofferta scelta di spostare la Scuola da Catanzaro (in Calabria all’epoca l’Udeur vantava circa il 10% dei consensi) al capoluogo sannita. In ogni caso, la celerità con cui allora Comune e Provincia diedero seguito agli accordi contenuti nel protocollo d’intesa siglato col Ministero, attraverso il perfezionamento dell’iter che avrebbe portato alla individuazione della ex Caserma Guidoni come sede dell’istituto formativo, lasciava presagire ben altro epilogo. Purtroppo i successivi accadimenti, non unicamente ascrivibili al ricorso al Tar del Lazio presentato dalla Provincia di Catanzaro, hanno di fatto bloccato gli effetti del decreto istitutivo ma per fortuna, grazie anche alla caparbietà con cui nessuno di noi aveva accettato la sentenza del Tar e l’ipotesi di perdere la Scuola, non sono riusciti a rallentare il cantiere i cui lavori, con grande dispendio di energie economiche, sono stati ultimati oramai da un bel pezzo. Onde cercare di recuperare il tempo perduto e scongiurare che la vicenda s’ingarbugli nuovamente, alla luce del recente giudizio del Consiglio di Stato, ti chiedo di invitare formalmente il Comitato Direttivo della Scuola (che è già stato a Bergamo e a Firenze), presieduto dal professor Valerio Onida, ad effettuare un sopralluogo in città per visionare i locali messi a disposizione dalla Provincia e prendere contezza delle ingenti risorse finanziarie adoperate per la ristrutturazione. Determinante nella scelta finale sarà infatti la logistica e verranno presi in considerazione una serie di fattori quali la posizione geografica, la capacità ricettiva, i collegamenti stradali, l’interconnessione con le direttrici viarie più importanti, la varietà e la funzionalità dei servizi, gli stati d’avanzamento dei lavori alla struttura, la disponibilità immediata di un certo numero di aule per le lezioni. Questo non fa che confermare la bontà del provvedimento che assunsi al tempo, perché la città di Benevento oggettivamente conglomera tutte queste peculiarità ed è, da tempo, più che pronta a raccogliere questa interessante opportunità. In attesa di positivi riscontri, ti saluto cordialmente annunciandoti la mia presenza al tavolo interistituzionale di lunedì 5 marzo, che mi auguro possa essere partecipato il più possibile dai vertici amministrativi e dall’intera deputazione, in modo da elaborare una strategia condivisa per evitare di vanificare gli sforzi prodotti sinora.