Le malattie croniche virali del fegato e le loro sequele rappresentano una parte cospicua della patologia di cui soffre gran parte della popolazione della Regione Campania e sicuramente della provincia Sannita.
In uno studio condotto dalla Unità Operativa di Malattie Infettive del Rummo, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, ad esempio, fu riscontrata nella popolazione residente nell’area del Miscano (Buonalbergo), una delle più elevate incidenze di infezione da HCV tra quelle rilevate in Italia.
Fu, quindi, creato un progetto che consentisse di seguire in modo “inclusivo” e coordinato con il territorio il paziente epatologico lungo tutto l’iter della sua malattia fino al momento delle complicanze (ed alla eventuale selezione per l’inserimento in Lista Trapianto o al trattamento di esse).
Domani, 2 marzo, si svolgerà il corso in “Steatosi epatica: aggiornamenti diagnostici e terapeutici”, che rappresenta la prima fase di riorganizzazione e rinnovamento del “Progetto fegato”.
Ci si occuperà di steatosi perché rappresenta anche in Italia una vera e propria emergenza epidemica con possibili ricadute nel futuro anche immediato.
L’appuntamento si svolgerà, con inizio alle ore 9, presso l’Auditorium dell’Ordine dei Medici di Benevento, e si aprirà con il saluto del Direttore Generale dell’Azienda “Rummo”, Nicola Boccalone.
A seguire, l’introduzione a cura del dott. Angelo Salomone Megna e l’avvio dei lavori della prima sessione che saranno moderati dal dott. Vincenzo Luciani, Presidente dell’Ordine dei Medici, e dal dott. Giuseppe Maio, Primario Emerito di Malattie infettive.