‘Le associazioni ANUU, EPS, PRO SEGUGIO e la delegazione SIS BN, esprimono vivo compiacimento per l’approvazione del regolamento per la caccia al cinghiale del Piano Faunistico-Venatorio della Provincia di Benevento’. E’ quanto scrive in una nota Amedeo Di Leone, delegato provinciale della Società Italiana Setters (Sis) di Benevento.
‘Le associazioni manifestano apertamente la loro soddisfazione per aver visto accolte e deliberate tutte le proprie istanze presentate in commissione provinciale e che hanno permesso la rimodulazione del regolamento di caccia al cinghiale: l’utilizzo della ricetrasmittente per la gestione di emergenze; la possibilità di caccia contestuale della volpe; la ridefinizione dei distretti di area di caccia specifica al cinghiale ed altre semplici ma essenziali definizioni regolamentari.
Approvato anche l’emendamento su indicazioni bipartisan circa la revisione del regolamento stesso entro i tre anni dall’entrata in vigore.
Si ringraziano pertanto la Commissione del Consiglio provinciale ambiente e agricoltura, coordinata dal Presidente Franco Damiano con tutti i suoi componenti, il Presidente della Provincia e l’assessore provinciale Gianluca Aceto. In particolare si riconosce loro il merito di aver scelto la strada forse meno facile, ma senz’altro più efficace, cioè quella della concertazione e della trasparenza. Una soluzione questa che ha permesso di conciliare le richieste delle associazioni ambientaliste ed agricole con quelle di chi realmente vive e pratica il mondo venatorio come sono appunto le associazioni ANUU, EPS, PRO SEGUGIO e la delegazione SIS BN.
A tale proposito queste ultime annunciano che a breve si costituiranno in Associazione Cacciatori Sanniti, facente capo ad un unico coordinamento provinciale, allo scopo di restituire lustro ad un territorio depauperato nel mondo venatorio a causa di evidenti frammentazioni che perdurano nel Sannio da anni, soprattutto a causa dei soliti depositari della pseudo gestione venatoria.
L’intento è quello di bandire protagonismi personali nell’interesse comune per attuare tutte quelle forme di concertazione volte ad un miglioramento della gestione del patrimonio naturale e faunistico’.