‘Dopo le dichiarazioni del Vice Procuratore Antimafia delle D.D.A. , in merito al territorio Sannita , urge più che mai un protocollo sulla sicurezza Postale’. E’ quanto scrive in una nota, indirizzata ai vari organi istituzionali della città, il Segretario Generale Slc Cgil di Benevento, Giseldo Rossi.

‘Il panorama si và lentissimamente rasserenando ma non per chi- lavoratore o cliente – rischia di vivere l’esperienza di una rapina in posta. E’ vero che secondo fonti statistiche i colpi sono calati, che l’indice di rischio –le rapine ogni 100 sportelli- indica un decremento, però prevenire è meglio che curare. La probabilità di essere vittima del reato è sempre pari a 4,1 ogni 100 uffici. Rossi chiede la sottoscrizione di un “protocollo su sicurezza e prevenzione delle rapine” , che impegni Prefetture, enti locali, Poste Italiane e associazioni.

Il sindacalista chiede la sottoscrizione di un protocollo per aumentare ancora le misure di difesa passiva in uffici “ a rischio “. Installazione di metal detector, vigilanza, videosorveglianza, allarmi, videoregistrazione e, inoltre, di potenziare formazione e informazione dei dipendenti su sicurezza e misure anticrimine. Si deve altresì affrontare la problematica dell’ufficio con il monoaddetto, che nel Sannio è sempre più numeroso.

‘Il Prefetto di Benevento – scrive Rossi – deve intervenire a favore di queste strutture in particolare. Uffici nati con due e più risorse oggi lavorano strutturalmente ad una sola risorsa , che oltre ad aumentare il rischio rapina e di malore modifica di fatto la condizione di lavoro.

Proprio per prevenire o ridurre i danni fisici e psichici dei lavoratori postali e dei clienti correlati alle rapine è necessario un protocollo ‘ provinciale’ teso a tutelare non solo il patrimonio aziendale ma anche la salvaguardia della ‘persona’ .